Ci sono storie che fanno venir voglia di lottare. Ci sono persone che quelle lotte le fanno e le vincono. E per fortuna c’è qualcuno che quelle storie ce le viene a raccontare.
Sabato 28 marzo al Teatro Clitunno di Trevi ci sarà una serata dedicata ai fatti di Rosarno del 2010 e a quello che ne è scaturito: una nuova dignità del lavoro per tanti, un’agricoltura biologica, solidale e legale e tante spremute sulle tavole di tutta Italia.
Veniamo ai fatti: il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno nei campi di arance si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero.
Da questa vicenda nasce il grande progetto dell’Associazione SOS ROSARNO: coltivare e vendere in tutta Italia arance biologiche garantendo la legalità e la dignità del lavoro.
Al Teatro Clitunno di Trevi alle ore 19 ci sarà l’incontro con Giuseppe Pugliese, animatore di SOS ROSARNO. L’incontro sarà accompagnato da un apericena a cura di Libera (€ 3).
Alle 21 andrà in scena l’emozionante spettacolo “La spremuta” di e con Beppe Casales (ingresso € 7, biglietteria aperta dalle ore 19)
L’evento è promosso da numerose associazioni: Casa dei Popoli, Ariel, Ass.ne Chiaroscuro, Caritas Diocesana di Foligno e Spoleto, Emergency, Fontemaggiore, libera e Young Jazz.
Per informazioni: Fontemaggiore tel. 075 5286651 – Teatro Clitunno tel. 0742 381768
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