Proposte per una mobilità dolce e sicura a Foligno
Proposte per una mobilità – L’Amministrazione Zuccarini di Foligno sta mostrando il suo vero volto sulla questione della mobilità, lavorando per incentivare l’uso dell’auto a discapito dei cittadini che vorrebbero semplicemente camminare o spostarsi in bicicletta. Nonostante l’emergenza climatica e il sovraffollamento delle città a causa del traffico privato e dell’aumento delle temperature, si continua a progettare una viabilità basata su marciapiedi transennati con tubolari in ferro e spartitraffico in cemento colato, creando ulteriori barriere architettoniche (come si può notare in via Santo Pietro).
Il progetto di 700 metri di percorso ciclabile che non riesce nemmeno a raggiungere Fiamenga e alleggerire la pericolosa Flaminia, non merita nemmeno una discussione, poiché non si collega nemmeno con la cosiddetta Tronca e potrebbe non essere compatibile con il progetto della variante.
L’Amministrazione Zuccarini continua a progettare solo una viabilità pensata per le automobili, lasciando le strade cittadine e umbre dominio esclusivo dei veicoli a motore. Questo ha portato Foligno a essere una delle città con il tasso più elevato di morti e feriti a causa di incidenti stradali, come evidenziato nel rapporto ecosistema urbano di Legambiente, che ha registrato 132 incidenti stradali con due morti e 161 feriti nel solo 2021.
Tuttavia, Foligno in Comune non si limita solo alla critica, ma propone un modello di mobilità dolce come alternativa. Prendendo spunto da ciò che è già successo in altre città europee, come Barcellona, si suggerisce di strutturare una mobilità dolce con isole pedonali, tratti ciclabili e una maggiore presenza di alberi, il tutto a basso costo.
È tempo di abbandonare le “ciclopedonali” strutturate con cordoli in cemento, staccionate instabili e scalini, soluzioni che spesso causano incidenti nelle intersezioni con le strade ad alto scorrimento (come avvenuto nella tragica vicenda in Via Fiamenga). È necessario aggiornare gli strumenti e le modalità con cui si promuove l’uso della bicicletta, adottando più zone a limite di 30 km/h e realizzando percorsi ciclabili integrati con le strade, segnalati e colorati in modo da diminuire le barriere architettoniche e i costi. Solo così si potrà incentivare l’uso della bicicletta per andare a scuola, al lavoro o per fare la spesa, promuovendo una mobilità sicura e sostenibile per tutti i cittadini.
il percorso ciclabile dei 700 mt da rotatoria arcamone deve essere inizio di un progetto più ampio che possa unire comuni di foligno con bevagna interessando la strada tronca così veniva chiamata dai ns avi contadini che portavano la merce da fiamenga al mercato di foligno.esiste anche un sottopasso da riutilizzare x collegare dal cimitero la frazione abbandonata di fiamenga.il completamento della ciclabile da inizio via arcamone a bevagna costeggerebbe la ss.statale oggi pericolosissima rievocando l’antica strada Flaminia.spero che i sindaci dei due comuni prendano in considerazione tale idea.