Trevi – Prosegue il dibattito sul progetto del parco eolico la cui installazione interesserebbe la montagna trevana, estendendosi anche al territorio del Comune di Sellano. Al momento il condizionale è d’obbligo, in quanto il progetto risulta essere stato ritirato dal proponente. Ad intervenire è il segretario del Partito Democratico di Trevi, Giuliano Bordoni, che sull’argomento, ha avviato un dibattito all’interno della propria formazione politica.
“Allo stato attuale, considerato anche il ritiro del progetto, non abbiamo elementi sufficienti per esprimere una posizione nel merito della proposta. Tuttavia – prosegue Bordoni – riteniamo che, più che valutare un singolo progetto, sia necessario che il Partito democratico apra una discussione più ampia sul tema dell’energia, al fine di attuare politiche energetiche sostenibili per il territorio, che affrontino il problema della riduzione dei consumi energetici, dell’inquinamento, come pure la tutela del paesaggio e del territorio. Riteniamo, pertanto, che la discussione debba uscire dal recinto ristretto di un singolo progetto di iniziativa privata ed affronti a tutto tondo come ridurre i consumi energetici, quali regole di edilizia energetica pubblica e privata vogliamo inserire nel nuovo PRG, quale tipologia di impianti intendiamo realizzare e come pensiamo di tutelare e valorizzare il nostro paesaggio.”
“Un ragionamento – prosegue Bordoni – che, per la sua valenza, dovrà necessariamente coinvolgere i Comuni limitrofi in un’ottica di area vasta. Il Comune di Trevi, nella precedente consiliatura, ha già iniziato ad affrontare questi aspetti, aderendo al Patto dei Sindaci ed elaborando il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, un documento di programmazione a lungo termine, da cui ripartire e su cui coinvolgere le amministrazioni locali, le attività produttive e i cittadini tutti, come, peraltro, abbiamo scritto nel nostro programma elettorale. La sfida è riuscire a costruire un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale ed energetica, tutela dei beni comuni, del territorio e del paesaggio, nell’esclusivo interesse della collettività.”
“Siamo consapevoli – conclude Bordoni – che si tratta di scelte delicate e strategiche, che condizioneranno il futuro del nostro territorio per molte generazioni ed è per questo che avvertiamo il senso di una grande responsabilità, su cui siamo pronti a confrontarci con la cittadinanza e le altre forze politiche”.
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