FOLIGNO – L’ospedale San Giovanni Battista di Foligno perde un pezzo da novanta. E’ di questi giorni infatti la notizia che il primario di chirurgia, Dott. Mariani, dal prossimo gennaio lascerà l’incarico e di aver inoltrato la domanda di pensionamento nonostante nella primavera scorsa avesse chiesto i due anni di proroga consentiti dalla legge. La richiesta a suo tempo era stata accolta dalla ASL per la realizzazione di un progetto che vedeva la riorganizzazione e la creazione di specializzazioni all’interno della chirurgia generale. Insomma, per mère “beghe” burocratiche e per la solita gestione superficiale però, l’ospedale di Foligno perde un grande professionista, una straordinaria eccellenza a cui è legata la fama del reparto di chirurgia folignate. Così come avvenne a suo tempo per il responsabile di chirurgia vertebrale di Narni, Dott. Roccalto, anche oggi si verifica il medesimo sfaldamento di reparti di eccellenza. Le decisioni imposte dalla direzione generale della Asl 2, anziché tutelare ed esaltare delle straordinarie capacità professionali e prestazioni sanitarie all’avanguardia riconosciute a livello nazionale, vanno ad “affossare” i fiori all’occhiello della sanità umbra, a scapito soprattutto della salute dei cittadini e dell’interesse di tutta la collettività. Il Direttore generale della ASL, anziché ragionare da burocrate, dovrebbe soffermarsi sulla gravità di tali vicende che portano inevitabilmente ad un impoverimento delle professionalità all’interno delle strutture sanitarie. Sarà mia premura presentare in consiglio regionale un’interrogazione su tutta la vicenda per far chiarezza su quanto avvenuto. Desidero tuttavia esprimere la mia totale solidarietà al Dott. Mariani per tutto l’accaduto.
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