
Olio d’oliva, una storia millenaria di salute e sapori, se ne parlerà in un convegno
L’ulivo è da sempre considerato un simbolo di sacralità e pace, una pianta che ha accompagnato l’umanità fin dai suoi primordi. La storia di questa pianta si intreccia con quella dell’uomo e continua a svolgere un ruolo centrale nella nostra alimentazione e cultura.
Paesi come la Palestina, la Siria e Creta, luoghi d’origine di alcune delle più antiche civiltà conosciute, hanno visto lo sviluppo della prima olivicoltura. Ancora oggi, l’olio d’oliva è una pietra angolare dell’alimentazione mediterranea.
I nutrizionisti ci insegnano che l’olio extravergine d’oliva, se usato con saggezza, è uno dei condimenti più salutari. Tuttavia, i nostri antenati non conoscevano i suoi benefici per la salute, ma ne facevano il condimento principale di una dieta povera, ma genuina. Questo olio era in grado di esaltare i sapori e i profumi dei prodotti della terra, creando una cucina ricca di tradizione e sapore.
I sapori e i profumi dell’olio d’oliva si sono diffusi nel tempo, influenzando le diverse cucine dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo. Oggi, come in passato, l’olio d’oliva continua a essere un elemento essenziale nelle preparazioni culinarie di queste regioni.
Sabato 11 novembre, il microbiologo e virologo Moreno Finamonti si dedicherà a un approfondimento dell’aspetto salutare dell’olio extravergine d’oliva a Vescia. Sarà un’occasione per discutere come questo straordinario condimento possa contribuire alla prevenzione di alcune patologie. La sua presentazione ci ricorderà l’importanza di questo tesoro culinario e della tradizione che porta con sé, continuando a legare le persone e le culture del Mediterraneo in un abbraccio di sapori e benessere. Appuntamento alle ore 18 al ristorante Fichetto a Vescia.
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