La tassa sui terreni agricoli è contro il buon senso e contro la tutela del territorio. Il Movimento 5 Stelle di Foligno critica duramente il Governo, in relazione alla revisione delle regole IMU sui terreni agricoli che vanno a colpire la gran parte dei cittadini di territorio montani della penisola compresi quelli de Comune di Foligno e dell’Appennino Umbro. Sta di fatto che il Governo ha deciso di recuperare 350 milioni di euro da destinare alla copertura del bonus IRPEF di 80 euro dalla revisione delle regole IMU sui terreni agricoli, prevedendo criteri che penalizzano in modo irrazionale e irragionevole quelle zone che andrebbero invece valorizzate. Proprio con questo obiettivo, la disciplina dell’IMU era stata predisposta per escludere i terreni situati in zone classificate come montane dall’ISTAT. La bozza di Decreto preparata dal Ministero dell’Economia distingue invece tre fasce, riconoscendo l’esenzione totale solo per i Comuni con altitudine superiore ai 600 metri e limitando, nei comuni con altitudine compresa fra 281 i 600 metri, l’esenzione ai soli coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Secondo il M5S si tratta di criteri irragionevoli, dettati da esclusive ragioni di conti pubblici statali, che colpiscono fortemente i cittadini delle zone montane.
Colpiscono proprio quei cittadini, che come avviene nel nostro Comune, nella maggioranza dei casi si impegnano in modo autonomo e autofinanziato a mantenere con opere quotidiane il territorio preservandolo dal rischio idrogeologico. Con queste azioni, dicono i cinque stelle, il Governo dimostra di non comprendere il valore delle popolazioni delle aree montane, che già rinunciano ai servizi della pianura e della città per vivere in zone periferiche. Questa manovra del Governo va nella direzione opposta rispetto a quella che gli eventi calamitosi degli ultimi mesi stanno suggerendo: la logica infatti prevedrebbe la contribuzione da parte delle aree di pianura a favore delle zone montane.
Non si è capito infatti che solo la manutenzione delle aree montane garantisce le pianure dai fenomeni di dissesto idrogeologico e proprio partendo da questa consapevolezza i sindaci dei comuni interessati, tutti i Sindaci, dovrebbero avere il coraggio di alzare la voce e fare valere le proprie istanze. Teniamo conto infine che le zone montane sarebbero tanto più da preservare poiché garantiscono le città e la pianura di risorse fondamentali, boschive e idriche. Il problema è stato quello di procedere senza criterio non riflettendo su una diversa rimodulazione delle fasce di altezza. Prevedere una stessa fascia comune, con problematiche ed esigenze molto diverse, è un grave errore che pone dei problemi concreti.
Alla luce della manovra, l’esenzione IMU per i terreni agricoli rimarrà solo per 1578 comuni che si trovano al di sopra dei 200 metri, invece dei 3524 attuali. Gli altri 2568 comuni compresi nella fascia da 281 a 600 metri, saranno caratterizzati da un esenzione parziale, limitata ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. La conseguenza ancor più grave è che i contribuenti dovranno pagare entro il 16 dicembre l’ IMU relativa a tutto l’anno 2014. Un grave problema sia per i proprietari che per i Comuni, che si vedranno diminuire il fondo di solidarietà a fronte di un nuovo tributo, da recuperare nelle tasche dei propri cittadini. Il M5S di Foligno chiede che il Sindaco Mismetti abbia il coraggio di opporsi a questo Governo e denunciare pubblicamente quanto sopra: diversamente è solo propaganda.
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