Impegno Civile, Centro Storico di Via Oberdan non è da segregare
Nelle linee programmatiche di mandato la “Giunta Zuccarini” pone, tra i vari obbiettivi, anche quello di creare un ambiente in cui l’anziano si senta parte attiva, essendo in grado sia di acquisire nuove conoscenze, sia di trasferire insegnamenti alle nuove generazioni.E viene illustrato, tra le “azioni di mandato”, il ruolo dei “centri sociali aperti” che devono creare e favorire momenti e occasioni di incontro intergenerazionale.
Dalle parole ai fatti.
Il Centro Sociale “Centro Storico di Via Oberdan” è stato invitato dall’Amministrazione Comunale a liberare la sede di Via Oberdan, per lasciare i locali a disposizione di altre attività.
Alla richiesta di una “nuova sede” è stato proposto il capannone “ex FILS” alla Paciana.
Più che il promesso “progetto aggregativo”, sembra che l’Amministrazione stia attuando una “iniziativa segregativa”, deportando i soci del Centro sociale lontano dal cuore della città, lontano dai servizi primari, ma anche da quelli commerciali e culturali, sminuendone il ruolo che hanno e favorendo il loro isolamento.
Non solo, si verrebbe a creare un danno irrecuperabile per la vita stessa del centro storico, privato di una componente essenziale, che contribuisce quotidianamente al suo arricchimento.
Così si mantengono gli impegni presi con la città?
Impegno Civile sarà a fianco del Centro Sociale e del suo Presidente Pietro Mercuri, affinché non venga dispersa/distrutta una struttura che può garantire ai “meno giovani” una rete di relazioni, una socialità piena ed appagante e che costituisce anche un importante servizio per la collettività.
Il dialogo tra generazioni crea un ponte tra esse e costituisce un valore per tutti.
Stefania Filipponi -Stefano Stefanucci – Impegno Civile-
Critiche va bene…ma quali le proposte?
Buonasera. A me piacerebbe se al Centro SOciale “Centro Storico” venisse affidata la gestione degli “orti Orfini”. Sono persone per bene, capaci, organizzate, che hanno alle spalle un’associazione come l’ANCESCAO, in grado di portare varie risorse. Sarebbe un bel modo per dare uno spazio a persone che vogliono migliorare le cose, che aiuterebbe dalle 300 alle 500 persone già iscritte a socializzare e coinvolgere anche i ragazzi, creando così una sinergia tra generazioni. Un centro sociale finalmente “al centro” dei rapporti della Comunità. In più un serio controllo della struttura, con persone che tendono a migliorare tutto ciò che toccano.