Quintana Foligno quale “patrimonio immateriale“ dell’UNESCO, Luca Barberini: “Firma la petizione”

Quintana in lutto, morto Giovanni Zuccarelli
Quintana in lutto, morto Giovanni Zuccarelli

E’ partita la petizione on line a sostegno della candidatura della Quintana a patrimonio immateriale Unesco. Per firmare basta andare su www.change.org, sulla sezione dedicata alla Quintana. Raccogliamo più firme possibili per raggiungere questo obiettivo! La Quintana è una delle espressioni più belle dell’identità folignate e rappresenta una manifestazione storica e culturale straordinaria, in grado di promuovere l’immagine di Foligno e dell’Umbria nel mondo. Lo ha comunicato su Facebook il consigliere regionale Luca Barberini, invitando tutti a firmare la petizione

La Giostra della Quintana è un torneo cavalleresco ed una manifestazione storica in costume che si svolge a Foligno. Generalmente “la sfida” si tiene di sabato in giugno, con un’edizione notturna, e “la rivincita” di domenica in settembre con un’edizione pomeridiana.

La giostra consiste nel compiere alcuni giri dell’antico “campo de li giochi” di Foligno nel minor tempo possibile, infilando tre volte un anello appeso a una statua (la “Quintana”) e senza ricevere penalità. Il diametro dell’anello diminuisce progressivamente nei tre turni della gara (8cm, 6cm, 5cm). I fantini corrono in costumi storici seicenteschi e prima della gara (il giorno o la notte precedente) si svolge una sfilata in sontuosi costumi storici del XVII secolo.

Quattrocentouno anni fa, si celebrava lo “stimolo generoso di virtute” la giostra ideata da Ettore tesorieri cancelliere del Comune, poeta e musicista, evento che si svolse nella piazza grande di Foligno la sera del 10 febbraio 1613.

Le gare equestri avevano una tradizione consolidata lo testimoniano documenti risalenti al tardo medioevo nei quali sono esposte la modalità e le manifestazioni che si svolgevano tra il 23 e il 24 gennaio, per onorare il Patrono di Foligno San Feliciano.

Si trattava di spettacoli che si svolgevano soprattutto all’interno della città ma anche fuori dalle mura urbane. Il testo del Tesorieri apre la storia scritta dei giochi equestri pubblici a Foligno.

Una storia che vede via via precisarsi i confini del festivo, con una distinzione sempre più netta tra gli eventi collegati alla festa annuale del santo patrono e quelli svolti per arricchire il carnevale; e nel contempo vede precisarsi i confini spettacolari: corse dei ”berberi” per San Feliciano, corse alla “Quintana” in occasione del Carnevale.

Su questa linea di tradizioni cittadine si colloca la Giostra della Quintana proposta nel 1946 da Emilio de Pasquale. Si pensò di rappresentare in costume un evento storico, e ne fu scelto uno di carattere cavalleresco ed equestre, (la corsa all’anello) realmente avvenuto 333 anni prima codificata nel documento scritto da Ettore Tesorieri.

Il 25 luglio del 1946 fu formato un comitato composto da quelli che oggi chiamiamo i “padri fondatori” della Quintana attuale.

Costoro ricercavano una manifestazione che racchiudesse in se la rievocazione storico archeologica, e nel contempo fosse altamente spettacolare, avesse la capacità di farsi popolare e di abbracciare un consenso cittadino più largo possibile, e che questo fosse durevole ed in grado di farsi patrimonio e tradizione delle generazioni future.

Oggi tale manifestazione per rispondenza storica, per correttezza filologica dei diversi eventi che la compongono, per capacità di coinvolgimento popolare la Quintana rappresenta uno degli esempi più importanti della identità di una vasta comunità ed uno dei punti cardine del patrimonio “Culturale immateriale” dell’Umbria.

La Quintana rappresenta per la città non solo l’elemento fondamentale dell’espressione creativa e culturale ma è soprattutto il luogo dei “valori” dove si esalta la solidarietà ed integrazione tra le generazioni, i ceti sociali, le diverse correnti di pensiero, diverse culture, tra le diverse etnie tra i diversi spazi territoriali, luoghi, quartieri, villaggi e borghi…

Questa petizione è rivolta ai tanti italiani e non italiani che amano la storia di questo paese, le sue tradizioni che lo rendono unico ed irripetibile. Occorre ottenere per la giostra della Quintana il riconoscimento UNESCO. Esaltiamo quanto di più importante possiamo presentare al mondo per il rilancio delle nostre tradizioni come elemento primo per l’economia del paese.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*