Ex Comandante dei Carabinieri a Processo: Dettagli e Accuse

Ex Comandante dei Carabinieri a Processo: Dettagli e Accuse

Ex Comandante dei Carabinieri a Processo: Dettagli e Accuse

F. M., ex comandante dei carabinieri di Foligno, affronterà un processo con rito abbreviato a partire dal prossimo 12 novembre. M. è imputato insieme al brigadiere G. I. e accusato di falso in atto pubblico, peculato, detenzione di stupefacenti ai fini della cessione e truffa.

Il giudice per le udienze preliminari di Spoleto, Luca Cercola, ha accettato la richiesta di rito alternativo presentata dalla difesa del comandante, rappresentata dagli avvocati Giovanni Picuti e Carla Archilei. L’ufficiale, che è stato congedato e attualmente svolge lavori socialmente utili, aveva precedentemente tentato senza successo di percorrere la strada del patteggiamento.

La richiesta è stata respinta sulla base del parere negativo espresso dai sostituti procuratori Vincenzo Ferrigno e Michela Petrini. Né le parti offese, che sono state liquidate separatamente per i danni, né l’Arma dei carabinieri entreranno nel processo. Quest’ultima, a sorpresa, non si è costituita parte civile attraverso l’avvocatura dello Stato.

G.I., invece, ha scelto la via del rito ordinario. Per lui, il giudice deciderà a novembre l’eventuale rinvio a giudizio per l’accusa di falso ideologico.

L’inchiesta, esplosa nel novembre del 2022, riguarda i rapporti tra il comandante, che reggeva la stazione di Foligno fin dagli anni 2000, e due pregiudicati dai quali avrebbe ricevuto del denaro in cambio di favori. Inoltre, è accusato di aver avuto una relazione con una donna che avrebbe cercato di spiare falsificando atti di indagine inviati alla procura di Spoleto per ottenere il permesso di acquisire i suoi tabulati telefonici. Questa vicenda coinvolge anche l’altro indagato.

M. è inoltre accusato di aver sottratto 59 grammi di cocaina sequestrata e conservata nel magazzino corpi di reato della stazione, falsificando i registri e dichiarandone la distruzione. L’inchiesta, come scrive oggi Rai Regionale a firma di Massimo Solani, è stata avviata a seguito di un esposto presentato da alcuni colleghi dell’Arma, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei nomi dei due militari.

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