Stop utero in affitto: centrodestra compatto, l’opposizione esce dall’aula

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Stop all’utero in affitto, approvata in consiglio comunale a Foligno la mozione del gruppo Lega che impegna sindaco e giunta a sostenere e sollecitare presso il Governo il divieto universale di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in paesi stranieri.

Riccardo Polli

“Mentre la sinistra fugge vergognosamente dall’aula per non votare l’atto e il Movimento 5 Stelle straparla di pubblicità di pesche, la Lega e il centrodestra scelgono il buonsenso e di convergere unitamente verso l’approvazione dell’atto”. Così i consiglieri comunali della Lega Foligno Mauro Malaridotto, Riccardo Polli e Luciana Collarini che intervenendo in aula hanno sostenuto l’adozione a livello nazionale di “uno specifico divieto per gli italiani di accesso a questa tecnica di procreazione assistita anche all’estero. Approvando la nostra mozione – proseguono – abbiamo dato un ulteriore segnale politico della volontà di procedere verso questa direzione. Le donne non sono incubatrici viventi e i bambini non si possono e non si devono commercializzare. La pratica dell’utero in affitto è qualcosa di raccapricciante e inaccettabile a cui dobbiamo dire ‘basta’.

Luciana Collarini e Mauro Malaridotto

Se il centrodestra ha marciato compatto – sottolineano i leghisti – dall’altra parte del consiglio comunale si sono verificati non pochi problemi. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Patto per Foligno e Foligno 2030 non hanno avuto il coraggio di esporsi e di votare la mozione, ma hanno preferito abbandonare l’aula nonostante i proclami sulla stampa e l’importanza di un tema sentito dalla popolazione. Evidente la spaccatura interna ai partiti dell’opposizione tra chi ulula alla luna con argomentazioni prive di logica e chi segretamente è d’accordo con la nostra mozione. La fuga dal voto è un segnale palese dell’incapacità dell’opposizione di fare sintesi tra le varie anime che la compongono – concludono – e mette in luce tutte le contraddizioni di uno schieramento che preferisce nascondersi piuttosto che confrontarsi sulle rispettive posizioni”.

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