Monsignor Gualtiero Sigismondi riconsegna chiesa terremotata di San Marco
di Andrea Piermarini
A tre anni dal sisma del 2016 il Vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi venerdì 13 settembre nella Celebrazione Liturgica delle 18,30 riconsegnerà la Chiesa di San Marco al territorio e alla gente di S.Eraclio. In questo periodo oltre alla messa in sicurezza, nell’edificio sacro sono stati eseguiti interventi finalizzati a garantire la continuità dell’esercizio del culto.
I lavori sono stati autorizzati dall’Ufficio Speciale Ricostruzione dell’Umbria e attuati dalla Diocesi di Foligno.
Si tratta di un evento dalle molteplici sfaccettature(religioso – culturale – artistico) particolarmente atteso dall’intera cittadinanza che scandisce anche la rinascita del centro storico del borgo dei Trinci che così può essere vissuto a pieno titolo dagli abitanti, intrecciando una fitta rete di rapporti umani.S.Eraclio con orgoglio potrà di nuovo apprezzare il patrimonio artistico della Chiesa. Consacrata nel 1597 subì in seguito una trasformazione a tre navate.
Nel 1983 fu restaurata con il rifacimento del tetto, il ripristino della balconata dell’organo e la tinteggiatura esterna. Alla cerimonia liturgica interverranno su invito del parroco don Luigi Filippucci, del vicario don Cristian Bogdan in sintonia con il Consiglio pastorale il Sindaco Zuccarini e l’ex primo cittadino Mismetti il quale insieme ai precedenti amministratori comunali aveva condiviso con la gente del paesela ferita del terremoto.
Saranno presenti tutte le istituzioni, il mondo associativo di S.Eraclio,l’oratorio “don Mariano”,le rappresentanze delle Chiese delle frazioni collinari e montane appartenenti all’Unità Pastorale “S.Eraclio– Cancellara”.
Per l’impegno profuso nella realizzazione dell’opera, per la partecipazione fattiva e contributiva nel riqualificare e nel rendere fruibili gli spazi educativi e comunitari, un’intera collettività fa festa insieme.
“Ringraziare il Signore, stupirsi della bellezza dei beni tramandati e accolti, condividere le eccellenze del territorio è il segno più evidente – dichiara il parroco don Luigi Filippucci – del nostro essere popolo delle relazioni e del servizio e nella Chiesa, nave di Pietro, un equipaggio affiatato e fiducioso.
La Chiesa siamo tutti noi, nessuno si senta escluso,proseguiamo con entusiasmo ad essere protagonisti attivi, sentiamoci coinvolti, contribuiamo concretamente alla crescita della comunità, individuando sempre più soluzioni collegiali alle situazioni di disagio sociale che imperversano anche a S.Eraclio,con risposte concrete alle esigenze di formazione dei giovani dando loro fiducia e collaborando con tutti gli agenti educativi del territorio.”
I fedeli, i sacerdoti, i ministranti, gli operatori pastorali, il Priore del Rione Contrastanga Mattioli e i tamburini si ritroveranno a partire dalle ore 18,15 di fronte alla Chiesetta del Castello,culla della locale religiosità popolare e si recheranno in processione alla Chiesa di San Marco dove sarà proprio il Vescovo Sigismondi ad aprire il portone principale in segno di accoglienza.
La Cerimonia liturgica sarà animata oltre che dal Coro Parrocchiale, anche dagli allievi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto statale comprensivo “Galilei” Foligno 3.
Come nelle grandi occasioni saranno esposti gli Stendardi di Colle Scandolaro, Scandolaro, Cancellara, S. Stefano dei Piccioni.Il locale attiguo alla Chiesa rimesso a nuovo dai ragazzi della “Festa della Pecora”ospiterà la mostra fotografica su S.Eraclio promossa dalla Comunanza Agraria e curata da Ugo Lucidi e Roberto Mosconi.
Verranno distribuiti anche i libri “Facciamo festa insieme 1918 – 2018 100 anni della Comunanza Agraria di S.Eraclio” e“Garibaldi e Foligno 1848 – 2018” stampati dall’Assemblea Legislativa dell’Umbria. In futuro – ha annunciato don Filippucci- questo spazio sarà adibito a Sala Multimediale allestita da Fabio Tacchi che consentirà una visione delle bellezze di S.Eraclio”.
Alle 19,15 i saluti delle autorità presenti e al termine degustazione di eccellenze gastronomiche.
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