Innovazione in Neonatologia: Primo Trattamento Non-Invasivo per Distress Respiratorio a Foligno
La scorsa settimana, la Neonatologia del “San Giovanni Battista” di Foligno ha raggiunto un traguardo significativo nel campo della medicina neonatale. Per la prima volta, è stato effettuato un trattamento con supporto respiratorio non-invasivo su un neonato affetto da distress respiratorio.
La piccola paziente, nata da un taglio cesareo iterativo alla 38 + 6 settimane di età gestazionale, ha mostrato fin dalla nascita un fabbisogno di ossigeno superiore alla norma (fino al 35%) e segni clinici di difficoltà respiratoria di grado lieve/moderato. Dopo una fase iniziale di stabilizzazione respiratoria in sala parto, la neonata è stata ricoverata presso la Patologia Neonatale.
Qui, è stata sottoposta a un innovativo trattamento di ventilazione non-invasiva. Questo metodo, noto come nasal-CPAP, prevede l’applicazione di una pressione positiva continua attraverso un’interfaccia nasale. Dopo circa 12 ore di questo trattamento, la sintomatologia respiratoria della neonata si è completamente risolta, permettendole di accedere al rooming-in il giorno successivo al ricovero. La dimissione è avvenuta regolarmente al terzo giorno di vita.
Il dottor Maurizio Radicioni, direttore della struttura complessa di Pediatria degli ospedali di Foligno e Spoleto della Usl Umbria 2, ha spiegato l’efficacia di questa tipologia di trattamento. Può essere utilizzato da solo o in associazione con la somministrazione di surfattante naturale, preferibilmente con una metodica mini-invasiva, senza quindi ricorrere alla intubazione tracheale. La sua principale funzione è di ridurre il lavoro respiratorio del neonato e, nel contempo, stabilizzare la capacità polmonare residua, impedendo il verificarsi/estendersi di collassi alveolari responsabili dell’aggravamento della insufficienza respiratoria.
Il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2, dottor Piero Carsili, ha espresso il suo apprezzamento per l’implementazione di questa tecnica di ventilazione. Ha affermato che consentirà ai professionisti sanitari di trattare precocemente ed in maniera efficace le insufficienze respiratorie neonatali di grado lieve/moderato, limitando il trasferimento presso la Terapia Intensiva Neonatale di Perugia a quei neonati con insufficienze respiratorie gravi e/o non responsive. Ha inoltre ringraziato e si è congratulato con il dottor Radicioni e con il suo staff per questo importante traguardo.
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