Degrado in via Mameli, zona ex Zuccherificio, e’ una vergogna

LE STRADE DEL GIRO D'ITALIA ASFALTATE IL RESTO UN CASINO

Degrado in via Mameli, zona ex Zuccherificio a Foligno, e' una vergogna

Degrado in via Mameli, zona ex Zuccherificio, e’ una vergogna

da Annalisa Beghelli
Il motivo del mio contatto è molto semplice: la via Goffredo Mameli a Foligno, nella zona ex-Zuccherificio immediatamente adiacente il centro storico di Foligno, da anni versa in condizioni indecorose. La motivazione principale è da ricercarsi nell’incompiuto cantiere di ristrutturazione del complesso industriale, cantiere iniziato oltre 10 anni fa e mai concluso, per motivi economici e sicuramente politici che hanno bloccato i lavori. Questa sospensione è stata per anni la scusa che che doveva evitare a noi cittadini di pretendere che la condizione delle strade venisse migliorata, ma la fine di questi lavori è fin troppo lontana (per non dire inesistente) e nel frattempo la via versa in una condizione di insicurezza insostenibile e disordine incivile.
Le allego alcune foto a testimonianza dello stato a cui mi riferisco, ossia:
  1. – manto stradale fortemente dissestato, che rende difficoltosa la circolazione di auto e pericolosa quella di bici.
  2. – i marciapiedi sono in molti tratti spaccati: all’altezza dei civici 3-5 il marciapiede è impraticabile e va condiviso con le auto che parcheggiano davanti al condominio. I pedoni (per non parlare di carrozzine e passeggini) sono costretti a scendere in strada, bloccando il flusso delle auto e sperando di non creare incidenti.
  3. – fino a poco tempo fa l’illuminazione stradale saltava in seguito a qualsiasi temporale forte o debole con conseguente buio assoluto delle strade
  4. – A causa della presenza delle rete orsogrill e quella arancione a limite del cantiere, la carreggiata è molto ristretta, così che in alcuni tratti il passaggio contemporaneo di una bici e di un’auto è impossibile. Tale rete metallica ha ceduto in molti punti ed è molto pericoloso parcheggiare o camminare vicino per il pericolo di ferirsi.
  5. – la mancanza di monitoraggio dell’area ha reso il cantiere sede stabile di persone che entrano ed escono, senza controllo.
  6. – le strade sono sporche e in alcuni punti la vegetazione impedisce addirittura di camminare sui marciapiedi.
E’ inammissibile vedere che le strade dove passa il Giro d’Italia siano asfaltate perfettamente e che altre zone della città siano da anni lasciate in un dimenticatoio, per non parlare delle tasse che noi cittadini paghiamo ma che non vediamo corrisposte nemmeno nei servizi base come la sicurezza stradale.
Evitiamo quel modus operandi italiano per cui l’amministrazione pubblica non si muove finché non si verifica un incidente importante…


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