Wwf insediamenti abitativi permanenti illegali a Sant’Eraclio

Sono stati costruiti sopra a delle discariche di rifiuti

Wwf insediamenti abitativi permanenti illegali a Sant'Eraclio

Wwf insediamenti abitativi permanenti illegali a Sant’Eraclio

Il campo Rom di S. Eraclio e più precisamente quello ubicato in via Londra zero, è difforme rispetto alla Legge, alle norme urbanistiche, ai vincoli dello stesso PRG del Comune, e non in regola con le norme sanitarie relativamente a scarichi e igiene. Non solo, viola il dettato della Legge regionale Umbria n° 32/90 che vieta all’art. 3 la permanenza nello stesso luogo alle comunità dei nomadi di cittadinanza italiana  per oltre un anno, e la sosta al successivo art. 4 per oltre 20 giorni.

Dunque si chiede di sapere da parte del Sindaco pro-tempore di questa città, in base a quale norma di legalità, di rispetto della Legge, delle normative vigenti, di rispetto del piano regolatore e delle norme urbanistiche di dettaglio, quali sono (se vi sono) le licenze edilizie per la costruzione di manufatti, rilasciate a nome di chi, per gli immobili e costruzioni con carattere di permanenza che dopo decine di anni, ancora insistono sugli stessi luoghi, ovvero sopra ad un’area di ex cava e discarica di rifiuti,  dove vige la totale inedificabilità e qualsiasi forma di insediamento abitativo, per la stessa natura dei terreni.

Com’è possibile che ancor oggi, al netto degli “atti dovuti”, essi sembrerebbero poi non essere stati sostenuti convintamente, tanto da lasciare tale situazione, immutata a distanza di  anni? Ordinanze di abbattimento delle opere, di sospensione dei lavori, di ripristino dello stato dei luoghi, di acquisizione al patrimonio comunale dei manufatti abusivamente realizzati, sopralluoghi tecnici, ordinanze che annullano e/o modificano altre Ordinanze, provvedimenti si susseguono, ma che di fatto,  lasciano però inalterate le cose agli occhi della gente, trasmettendo sfiducia  verso l’istituzione comunale, che rischia di essere svilita e vista/percepita come ostile, ondivaga e incapace di tutelare il bene primario dei suoi amministrati: la sicurezza.

Quello che accadde qualche anno fa, per un terreno abusivamente utilizzato in violazione alla destinazione d’uso  ai confini con Trevi, (nei pressi del centro commerciale “Piazza Umbra”) torna ancor oggi di nuovo a verificarsi.

Allora, alcuni  esponenti della locale comunità Rom, dopo l’acquisto di un terreno agricolo,  lo adattarono mediante uno sbancamento/livellamento del terreno, con riporto di ghiaia terra per predisporlo per un uso diverso, non consentito dalla Legge, fatto costituente REATO!!!

E’ di tutta evidenza che anche l’odierna situazione può costituire illegalità palese, diffusa, reiterata e permanente, che sembrerebbe, senza spiegazioni normative di supporto, quasi una tecnica di rinvio sine die, …e spalmata nel tempo, attraverso pratiche burocratiche dilatatorie, che per brevità chiameremo, …politica!?

La cosa se fosse passata sotto silenzio, se fosse stata minimizzata, come in effetti inizialmente accadde, se non ci fosse stato un deciso e decisivo intervento delle Guardie del WWF Perugia, le segnalazioni, le denunce, la richiesta di sequestro direttamente alla Procura di Spoleto, oggi su quel terreno avremmo assistito inermi a delle ulteriori costruzioni abusive, le medesime che insistono oggi sul terreno del campo Rom di Via Londra zero.

Quei fatti tornano oggi a ripetersi con i medesimi attori, da una parte Il Sindaco e la sua Giunta, dall’altra parte una situazione di illegalità. Si tratti oggi quindi, semplicemente di distinguere tra fatti leciti e fatti illeciti, tra comportamenti corretti e reati, tra comportarsi da cittadini attivi e rispettosi del vivere civile e quelli che vivono di microcriminalità  in violazione di tutte le norme minime, base comune e condivisa di una comunità, senza distinzione alcuna tra italiani e stranieri, tra persone di religione ed etnia diversa, tra  culture, tradizioni e sensibilità diverse.

L’unico punto di discrimine , è invece , questo si (tra i soggetti di cui sopra),  … tra chi delinque e chi no!!! Ed è esattamente questo il punto di tutta la questione.

La macchina amministrativa comunale, l’istituzione Comune nella sua figura pro-tempore del Sindaco , non sono un’azienda, ma un luogo dove si erogano servizi, un luogo dove si possono attingere diritti per tutti, mai favori per qualcuno (in danno di altri). Si chiede di diventare cittadini consapevoli, quindi non sudditi a nessuno, né “sudditi di un potere” che in perfetta solitudine molto spesso, …decide del nostro futuro.

Spieghi pubblicamente questo Sindaco alla cittadinanza tutta e non solo alle 1400 persone (che hanno firmato in poco più di due giorni, una petizione per il ripristino della legalità in città e non solo a S. Eraclio), quale reale, concreto, quotidiano e tangibile azione, sta ponendo in essere, per ripristinare la legalità, la tutela dell’ambiente, garantire la sicurezza  per la parte che gli compete, …che, contrariamente a quello che si crede, non è poi così poca!!!!
WWF Perugia

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