Variante Sud Foligno progetto fermo per mancata volontà politica

Donatella Porzi: "Senza fondi e senza impegno si rischia l’incompiuta"

Variante Sud Foligno: il progetto resta fermo per mancata volontà politica

Variante Sud Foligno: il progetto resta fermo per mancata volontà politica

Variante Sud Foligno – Il futuro della Variante Intermedia Sud di Foligno sembra incerto a causa della mancata volontà politica di garantire il finanziamento completo e di rivedere il progetto in base alle esigenze attuali della città. Secondo quanto dichiarato dal consigliere regionale Donatella Porzi, candidata alle prossime elezioni con la lista Umbria Futura – Proietti presidente, la mancanza di fondi adeguati e di un impegno politico concreto rischiano di lasciare quest’opera strategica incompleta.

Donatella Porzi

“Attualmente sono stati stanziati solo circa un terzo dei fondi necessari, il che rende difficile una pianificazione definitiva della Variante Sud,” ha dichiarato Porzi. Il progetto era inizialmente collegato al piano infrastrutturale della Quadrilatero Foligno-Civitanova Marche, ma ha subito uno stallo a causa della decisione dell’impresa appaltatrice, Val di Chienti, di interrompere i lavori. “L’interruzione ha lasciato l’opera in sospeso e, col passare degli anni, la situazione urbanistica di Foligno è cambiata notevolmente, rendendo ancora più urgente un ripensamento del progetto”, ha spiegato il consigliere.

L’attuale variante proposta prevede la costruzione di una strada extraurbana di categoria C1, una scelta che, secondo Porzi, comporta numerose problematiche per il territorio: “Questo nuovo assetto progettuale, che trasforma la Variante Sud in una circonvallazione con diverse rotatorie, rappresenta un’opera ibrida che rischia di aggravare il traffico cittadino, aumentando i livelli di inquinamento nelle aree residenziali e nei pressi della zona ospedaliera,” ha commentato.

Le criticità del progetto attuale

Porzi ha sottolineato alcune delle principali problematiche connesse alla variante come attualmente pianificata. Di seguito, le principali criticità:

  • Mancanza di un’adeguata analisi di fattibilità: Il progetto è supportato solo da uno studio di compatibilità, che non considera le significative trasformazioni urbanistiche e le esigenze attuali di Foligno. Dal 2008, infatti, la città è cambiata sotto diversi aspetti e molti cittadini esprimono preoccupazioni legate alla qualità della vita.
  • Impatto sulla qualità dell’aria e sull’ambiente: La realizzazione della variante a Sud di Foligno potrebbe portare a un aumento del traffico nelle zone già urbanizzate, con conseguenze potenzialmente dannose per l’aria e il suolo.
  • Problemi di sicurezza e accessibilità per i residenti: La variante, così come progettata, non tiene conto delle necessità di pedoni e ciclisti, e taglia in modo irrazionale le aree agricole, creando difficoltà anche per le attività industriali della zona.

“Questa nuova infrastruttura impatterebbe anche sulle attività economiche locali, inclusa una nota multinazionale operante nella zona, che vedrebbe la propria attività ostacolata dai cambiamenti strutturali introdotti,” ha affermato Porzi.

Fondi insufficienti e blocco della richiesta al CIPESS

Un altro punto critico è la questione finanziaria. Ad oggi, sono disponibili soltanto circa 26 milioni di euro per il progetto, di cui il 15% riservato alla sola progettazione, mentre il costo stimato totale è più del triplo. “Con un finanziamento così limitato, non è possibile avviare una richiesta al CIPESS per ottenere i fondi mancanti,” ha dichiarato Porzi, evidenziando come la carenza di fondi renda urgente una ridefinizione complessiva dell’intervento.

Secondo Porzi, la soluzione più efficace sarebbe quella di rivedere il progetto originale, il quale puntava a connettere la Foligno-Civitanova Marche con la E45 attraverso una variante che aggirasse il centro abitato. Tale soluzione, supportata dal PRG (Piano Regolatore Generale), potrebbe favorire anche i comuni limitrofi come Montefalco, Bevagna e Cannara, in un’ottica di pianificazione vasta di area. “Un’infrastruttura di questo tipo non solo alleggerirebbe il traffico urbano, ma garantirebbe anche un maggiore impulso economico per tutta la regione,” ha affermato il consigliere.

Appello per una scelta politica risolutiva

Porzi ha quindi rivolto un appello alla politica regionale, sottolineando l’importanza di un intervento concreto per evitare che la Variante Sud resti un’altra incompiuta, penalizzando il territorio e la popolazione. “Per garantire l’effettiva realizzazione della variante, è essenziale un impegno reale per aggiornare e ridefinire il progetto in base alle attuali esigenze, reperendo i fondi necessari.”

Un’opera di questa portata richiede infatti una gestione oculata e responsabile da parte delle autorità competenti, in grado di considerare sia gli aspetti tecnici che quelli sociali, ambientali e finanziari. “Il rischio di lasciare incompleta la Variante Sud non è solo una questione di gestione inefficace delle risorse, ma rappresenta anche una grave perdita per la collettività,” ha concluso il consigliere regionale.

In sintesi, la Variante Intermedia Sud di Foligno è un progetto che continua a essere al centro di un dibattito acceso tra esigenze locali e carenza di fondi. Secondo Porzi, solo un deciso intervento politico potrebbe evitare che l’infrastruttura resti un’opera incompiuta, un’ennesima incompiuta che non solo aggraverebbe i problemi di viabilità del territorio, ma renderebbe inutili gli investimenti già realizzati.

1 Commento

  1. Una EXTRAURBANA con svincoli a Collestrada, lambisce la zona industriale di Bevagna e il secondo svincolo a Capitan Loreto.
    La seconda URBANA per scaricare il traffico a sud della città (con nuovo ponte) sfruttando in larga parte le strade esistenti che si raccorda con la rotonda del mac Donald.
    Questo secondo tratto si può realizzare SUBITO con risorse comunali (accensione di un mutuo) al massimo in tre anni.

    Non credo che la attuale amministrazione comunale abbia all’ordine del giorno questi problemi urbanistici. Forse l’ Arch Karrer potrà proporre autorevole qualche soluzione..
    Forse una commissione potrebbe mettere subito la questione all’ordine del giorno, coinvolgendo nella discussione esperti e della città e non solo, ma anche lì vedo una certa biocca…. Con calma…..c”é tempo.☀️

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