
Una semplice frequentazione diventa ossessione, il calvario di una donna
Si erano conosciuti a metà del 2021. La loro frequentazione non era stabile ed impegnativa. Si vedevano ogni tanto, uscivano insieme qualche volta, poi passavano dei mesi senza vedersi. Il tutto in maniera sporadica senza un legame fisso, qualche messaggino qua e là, qualche telefonata, ma nulla di preoccupante. Nel complesso lui di 60 anni e lei, molti anni di meno, vivevano la propria vita. Tutto questo nell’arco di un anno e mezzo poi l’uomo a marzo di quest’anno ha cominciato chiedere di più.
Lei rifiuta la sua richiesta di avere una relazione stabile, ed ecco che comincia il calvario. Un ossessione fatta di telefonate e inseguimenti, controlli continui. Appostamenti sotto casa e chiamate anche ai parenti di lei a tutte le ore del giorno, compresa la notte. Ansia, stress e paura hanno costretto la poveretta a rivolgersi alle forze dell’ordine, perché quell’uomo era cambiato. Prima di allora non aveva mai avuto dei comportamenti simili. Era diventato prepotente, più aggressivo e pericoloso.
Il 19 maggio scorso scatta la prima denuncia. Gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Foligno, al seguito del dottor Adriano Felici, eseguono il primo provvedimento cautelare di non avvicinamento e di contatto il 26 maggio, emesso dal gip di Spoleto. Un provvedimento che non sortisce alcuno effetto. Lui, accusato di stalking, dopo due ore dalla consegna del verbale l’ha inseguita aumentando lo stato preoccupazione e agitazione.
Nonostante le chiare dichiarazioni della donna, l’indagato ha continuato a perseguitarla in modo ossessivo, anche attraverso l’utilizzo dei social. Un numero crescente di messaggi e telefonate fatte anche da altri numeri di cellulare, molti dei quali sconosciuti.
Di fronte a queste continue molestie, la vittima ha deciso nuovamente di chiedere aiuto alla Polizia di Stato, integrando la denuncia. La Procura della Repubblica di Spoleto, la scorsa settimana, ha emesso il provvedimento di aggravamento con il braccialetto elettronico con divieto di avvicinamento all’abitazione, al luogo di lavoro e a tutti gli altri luoghi frequentati abitualmente dalla donna, nonché il divieto di comunicare con lei in qualsiasi forma.
Ma tutto questo non fa desistere l’uomo che, nonostante i divieti, continua a contattare la donna. La vittima ha ricevuto circa sessanta telefonate in poche ore, anche alla madre di lei spaventandola e alla figlia tant’è che è stata costretta a presentare un nuovo esposto presso il commissariato di Foligno.
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