Trevi rende omaggio al professor Marco Franceschini e lo fa conferendogli la cittadinanza onoraria. Nella giornata odierna si è tenuta la cerimonia al teatro Clitunno alla presenza di numerose personalità politiche e cittadine. Erano gli anni ’80 e gli amministratori comunali dell’epoca cominciavano a interrogarsi sul futuro dell’ospedale di Trevi che non era più adeguato rispetto agli standard di sicurezza per i pazienti e si iniziava a delineare il rischio chiusura delle piccole strutture ospedaliere. Fu così che la lungimiranza delle forze politiche al governo della città e della regione portarono a una missione esplorativa a Bologna dove esisteva un centro molto efficace dedicato al trattamento riabilitativo di persone con disabilità neurologica e ortopedica. Fu un viaggio molto proficuo che portò alla fondazione del primo centro di riabilitazione motoria dell’Umbria che mosse i primi passi grazie all’apporto della dottoressa Elisabetta Todeschini e ai dottori Marco Franceschini e Roberto Piperno. Con loro medici, infermieri, fisioterapisti, operatori, personale sanitario e amministrativo appassionato e competente diedero un decisivo contribuito alla realizzazione di un presidio sanitario innovativo che ha fatto la storia della riabilitazione nella nostra regione e che ha portato il nome di Trevi oltre i confini regionali. Così il piccolo ospedale di Trevi, anziché subire la triste sorte della chiusura, come poi sarebbe avvenuto da li a pochi anni in tante altre realtà limitrofe, si trasformò in una struttura all’avanguardia in grado di attirare pazienti da tutta Italia con evidenti riverberi, non solo sulla accresciuta offerta sanitaria, ma anche sull’economia locale. Oggi, dopo 35 anni di intensa attività del centro, l’Amministrazione comunale vuole rendere omaggio ad uno dei principali artefici di questo successo, conferendo a Marco Franceschini la cittadinanza onoraria. “Annoverare Franceschini tra i cittadini che hanno dato lustro alla città – spiega il sindaco Bernardino Sperandio – è un atto sentito e simbolico, di grande valore che va in continuità con l’impegno e la dedizione con cui le forze politiche di centrosinistra si sono sempre spese sul fronte dell’innovazione e della sperimentazione di nuovi servizi socio sanitari; il prestigio dato non solo a Trevi, ma a tutta la sanità umbra, è unanimemente riconosciuto tanto che ancora oggi quella di Trevi è una delle strutture per la riabilitazione a carattere pubblico più apprezzate del centro Italia”.
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