Tecnologie avanzate per i Beni Culturali in mostra a Foligno il 25 e 26 ottobre

Tecnologie avanzate per i Beni Culturali in mostra il 25 e 26 ottobre

Tecnologie avanzate per i Beni Culturali in mostra a Foligno il 25 e 26 ottobre

Tecnologie avanzate – Dal 25 al 26 ottobre 2024, presso Palazzo Trinci di Foligno (PG), si terrà il convegno “Technology for All on the Road”, un evento dedicato all’uso delle tecnologie avanzate applicate ai Beni Culturali. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Foligno, dalla Diocesi di Foligno, dall’Università di Perugia – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA), dal CNR, dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dall’ISPRA e dagli Ordini professionali degli architetti, ingegneri, geologi e geometri della provincia di Perugia, si prefigge di esplorare nuove prospettive per l’archeologia e la conservazione del patrimonio culturale.

L’evento è stato ideato dal professor Renzo Carlucci, docente di Geomatica, e organizzato dall’associazione AbOrigine, impegnata nella promozione e divulgazione della cultura preromana e romana. Alla guida di AbOrigine è la dottoressa Giuliana Galli, archeologa e già Ispettore onorario del Ministero della Cultura, che ha portato il convegno a Foligno dopo il successo della tappa a Tindari. Tra i collaboratori figurano il dottor Paolo Camerieri, anch’egli archeologo e Ispettore onorario, l’architetto Giovanna Galli, esperta in beni culturali, e il geologo Sergio Bovini.

Il convegno ospiterà esperti di caratura internazionale, provenienti dal CNR, dalle università e da varie associazioni specializzate, come A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione), che condivideranno le loro competenze nell’uso delle tecnologie più avanzate come Lidar, Laser Scanner, Georadar e droni per lo studio dei beni culturali. Tra i temi centrali dell’evento vi sarà la possibile scoperta di un insediamento preromano, antecedente alla città medievale di Foligno, legato alla proto-Flaminia-Decumano Massimo, un asse viario di rilevanza storica.

La necessità di esplorare più a fondo il sottosuolo di Foligno è emersa a seguito di ricerche archeologiche e topografiche condotte negli ultimi anni, che hanno suscitato grande interesse nella comunità scientifica internazionale. Il progetto Foligno Città Romana Project mira a far luce sulle origini romane della città, in collaborazione con l’Università di Perugia (DICA) e l’Università della Calabria (DiBEST). Le ricerche archeometriche e composizionali su materiali antichi, come la malta, sono già state avviate, con campioni prelevati da vari siti archeologici della città, inclusi i quattro ponti romani sul vecchio tracciato del Topino, un fiume che ha segnato la storia di Foligno.

Particolare rilevanza ha assunto la scoperta di un’analogia composizionale tra le malte dei ponti e quella del Ponte della Pietra, l’unico unanimemente ritenuto di epoca romana. Gli studiosi puntano a confermare o smentire definitivamente l’ipotesi della fondazione romana della città nella sua attuale collocazione.

Un altro elemento di grande interesse è la piccola statua di Eracle in riposo, rinvenuta nel 1862 presso Santa Maria in Campis e attualmente conservata al Museo del Louvre. Tale reperto, una copia dell’Eracle di Lisippo, potrebbe rappresentare una chiave per comprendere meglio la storia della città e suggerire la presenza di un antico luogo di culto dedicato a Ercole, divinità associata alla transumanza e al commercio del sale, lungo le antiche vie verso i pascoli montani. Si ipotizza anche la presenza di edifici destinati a spettacoli, come accade per Spello.

L’evento rappresenta un’importante occasione per la comunità scientifica e i cittadini di Foligno per approfondire la conoscenza delle proprie radici storiche e culturali.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*