“Sogno di una notte di mezza estate” riapre la stagione del San Carlo

Il Teatro San Carlo di Foligno avvia la stagione con Shakespeare

"Sogno di una notte di mezza estate" riapre stagione del San Carlo
credits: Pierfilippo Pascucci

“Sogno di una notte di mezza estate” riapre la stagione del San Carlo

“Sogno di una notte di mezza estate” – Il Teatro San Carlo di Foligno inaugura la nuova stagione con il ritorno sulle scene del celebre drammaturgo William Shakespeare, presentando “Sogno”, un’interpretazione inedita dell’opera “Sogno di una notte di mezza estate”. A dirigere la compagnia è Giacomo Nappini Casuzzi, che già undici anni fa aveva portato in scena un adattamento della stessa opera. La nuova versione, che ha suscitato grande entusiasmo, ha fatto registrare il sold out per le tre date serali del 8, 9 e 10 novembre. Per soddisfare l’alta richiesta, è stata aggiunta una replica pomeridiana per sabato 9 novembre alle ore 16.

La stagione teatrale del San Carlo ha preso il via con il successo del primo evento del ciclo culturale organizzato dall’Associazione Teatro San Carlo, che ha visto protagonista lo scrittore Silvio Raffo, con l’evento curato da Augusto Arcangeli. Ora, il palcoscenico di via Saffi è pronto ad accogliere il pubblico per un’opera che celebra la magia, la follia e l’ironia proprie del grande William Shakespeare.

Questa nuova messa in scena di “Sogno” si distingue per la sua freschezza e innovazione, pur rimanendo fedele al testo originale. La traduzione e l’adattamento sono stati curati da Massimo Bernardo Dolci, che ha descritto il lavoro come un testo “agile e snello”, pur mantenendo l’originalità del poeta inglese. Dolci ha precisato che le modifiche apportate sono state minime e mirate a rendere più evidente il carattere magico e divertente che Shakespeare intendeva trasmettere con l’opera.

Sul palco, quindici attori della Compagnia Stabile del Teatro San Carlo daranno vita a una rappresentazione che unisce il tradizionale al contemporaneo, con un approccio innovativo e coinvolgente. Giacomo Nappini Casuzzi, regista dello spettacolo, ha spiegato che l’obiettivo era quello di mettere in scena una “compagnia che fa teatro”, in cui ogni singolo elemento è protagonista. Il regista ha sottolineato il concetto di “scatole nelle scatole”, dove la quarta parete tra attori e pubblico viene volutamente distrutta, permettendo un’interazione continua tra i piani di realtà e sogno.

Il tema centrale dello spettacolo è la contrapposizione tra la realtà e il sogno, rappresentati rispettivamente dalla città di Atene e dall’illusorio mondo del sogno. Puck, il celebre folletto della commedia, si muove tra questi due piani, influenzando gli eventi e interagendo direttamente con il pubblico, rompendo la barriera del palcoscenico e mescolando i piani narrativi. Questo elemento teatrale, tipico di Shakespeare, permette di raccontare una trama complessa in modo immediatamente comprensibile, creando un’esperienza immersiva per lo spettatore.

La regia gioca anche con i diversi registri linguistici, dal più aulico al popolare, fino a quello comune, segno che l’opera di Shakespeare si rivolgeva a tutti i tipi di pubblico, una missione che il Teatro San Carlo continua a perseguire. Inoltre, Casuzzi ha introdotto una novità registica ispirata dal National Theatre, in cui l’opera si apre con un inno alla luna, simbolo di magia e trasformazione. Attraverso questo intervento, i personaggi iniziano in un contesto razionale e severo, per poi essere trasformati dall’irrazionale e dall’istinto del sogno.

La presenza di Ippolita e Titania (interpretate dallo stesso attore) e di Oberon (anch’egli doppio ruolo con Teseo) è una trovata che richiama la scoperta di Peter Brook nel Novecento. Questo doppio personaggio simboleggia la connessione profonda tra sogno e realtà, enfatizzando la trasformazione interiore che il sogno apporta agli individui. L’interazione tra i vari piani narrativi e la fusione di diversi registri teatrali sono elementi distintivi che rendono questa produzione un evento imperdibile per gli appassionati di teatro.

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