
Segni Barocchi Festival, ultimi appuntamenti per l’edizione 2021
Sono questi gli appuntamenti di Segni Barocchi Festival, in programma mercoledì 8 settembre, ultima giornata della rassegna.
Alle 18,30, a Rasiglia, nella chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, concerto d’organo di Giulio Mercati. Verranno eseguite musiche di Bach, Cabanilles, Händel, Daquin, Lucchesi, Scarlatti.
Il programma di questo concerto include musiche di autori tedeschi, spagnoli, francesi e italiani, spesso legati da relazioni e influssi reciproci, tutti accomunati dal fatto di essere stati virtuosi riconosciuti degli strumenti a tastiera.
Giulio Mercati, come solista all’organo o al clavicembalo, si è esibito in oltre venti paesi nel compositore attivo soprattutto nel campo organistico e corale. È musicologo apprezzato e vanta numerose direzioni artistiche di rassegne prestigiose. È docente di Storia della Musica Sacra presso la Facoltà di Teologia di Lugano
[su_panel background=”#ecb2b3″ color=”#070606″ border=”3px solid #f66a1b” shadow=”6px 7px 6px #e2dfe9″ radius=”7″ target=”blank”]Chiude Segni Barocchi Festival il concerto – ore 21 Corte di Palazzo Trinci – “Händel a Roma” con Roberta Invernizzi, soprano, con “Accademia Hermans” (Rossella Croce, violino, Yayoi Masuda, violino, Alessandra Montani, violoncello, Fabio Ciofini, clavicembalo e maestro di concerto). E’ una coproduzione con la Fondazione Federica e Brunello Cucinelli[/su_panel]Un giovanissimo Händel aveva intrapreso nell’autunno del 1706 il primo dei suoi innumerevoli viaggi, muovendo da Amburgo verso l’Italia, tappa irrinunciabile per chi, volesse avere un contatto diretto con quei generi (l’opera e la cantata, innanzitutto, ma anche la musica strumentale e sacra) che avevano portato il Seicento musicale a “parlare italiano”. Così, prima ancora di spiccare il volo per Londra, il giovane di Halle rivolse proprio al nostro paese i suoi interessi, soggiornando, tra l’autunno del 1706 e il 1710, nei maggiori centri musicali della penisola (Firenze, Napoli, Venezia, ma soprattutto Roma) e venendo qui a contatto con l’opera dei maggiori compositori del tempo (Scarlatti e Corelli su tutti). Roberta Invernizzi è uno dei più richiesti solisti nel campo del repertorio barocco e classico e ad oggi un vero punto di riferimento di tecnica e stile nel canto barocco. Ha cantato nei principali teatri italiani, europei e americani. L’ Accademia Hermans nasce nel 2000 per volontà del suo direttore Fabio Ciofini che ha coinvolto, giovani strumentisti e cantanti desiderosi di approfondire questo repertorio e la relativa prassi esecutiva. Da allora è iniziato un percorso che ha portato l’Accademia e i suoi componenti, formatisi nelle più importanti scuole europee, ad ottenere sempre maggiori consensi nel panorama concertistico italiano ed internazionale. L’Accademia Hermans da alcuni anni svolge un’intensa attività di promozione della musica antica sul territorio umbro.
Commenta per primo