
Festival di letteratura su Palestina, razzismo e resistenza
Il 4 e 5 ottobre torna nella città umbra l’appuntamento con Foligno Libri, manifestazione culturale che per questa edizione porta il titolo “Restiamo Umani”. La scelta del nome riprende le parole che Vittorio Arrigoni utilizzava per concludere i suoi reportage da Gaza, divenute simbolo di una battaglia per mantenere viva la dignità umana anche nei contesti più drammatici.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Ikaria in collaborazione con Spazio Modu Foligno, pone al centro della riflessione la violazione sistematica dei diritti umani nel mondo contemporaneo. A ottant’anni dalla conclusione del secondo conflitto mondiale, il genocidio del popolo palestinese rappresenta l’esempio estremo di questa crisi umanitaria globale.
Gli organizzatori del festival hanno scelto questo riferimento per ribadire uno dei principi fondamentali della loro azione culturale: non perdere l’orientamento etico nonostante le tempeste che attraversano la società. La letteratura diventa così strumento di resistenza e di costruzione di una coscienza collettiva più consapevole.
Il programma prevede una serie di appuntamenti dedicati a tematiche cruciali come il razzismo, i diritti fondamentali, il femminismo e l’importanza di costruire reti solidali. Quest’ultimo aspetto riprende l’insegnamento di Goffredo Fofi, intellettuale scomparso che aveva partecipato alla precedente edizione della manifestazione.
La giornata inaugurale di sabato 4 ottobre si aprirà con la presentazione di Digicult, iniziativa di sostegno alle realtà culturali attive in Umbria, occasione per analizzare lo stato del settore nella zona folignate. Seguirà un momento dedicato alla memoria di Jonathan Spaziani, con l’annuncio della borsa di studio istituita in suo nome dall’Università degli Studi di Perugia. Gli organizzatori lo ricordano come un amico la cui assenza si fa sentire profondamente.
Nel pomeriggio spazio alla presentazione del noir “La colpa è di chi muore” scritto da Marco Bellinazzo del Sole 24 ore, romanzo d’indagine che intreccia passione e sfruttamento. La serata culminerà con una cena di raccolta fondi destinata al sostegno della popolazione di Gaza, cuore pulsante della questione palestinese che attraversa l’intero programma.
Domenica 5 ottobre si aprirà con l’intervento di Silvia Vecchini, scrittrice, poetessa e studiosa di letteratura per l’infanzia, che affronterà il tema della pace. La mattinata proseguirà con un focus specifico sulla situazione a Gaza: Ilaria Masinara, responsabile dell’Ufficio Campagne di Amnesty International Italia, dialogherà con Sara Tiberi, docente e figura di riferimento di Insieme per la Palestina Foligno, analizzando il ruolo che la società civile può svolgere di fronte alle crisi umanitarie.
Nel pomeriggio sarà protagonista Nogaye Ndiaye, studiosa che presenterà il volume “Universo Parallelo”, un’indagine sulle menti colonizzate, sui meccanismi del razzismo e sulla ricerca di giustizia sociale. Il festival si concluderà con il concerto di Andy Dale Petty, organizzato insieme al Circolo Arci Subasio che ospiterà tutti gli incontri con gli autori nei propri spazi.
Quest’anno l’associazione Ikaria parteciperà anche a Umbria Libri a Perugia, dove il proprio Circolo di Lettura incontrerà Paola Caridi, giornalista e scrittrice, in un appuntamento inserito nel calendario del festival perugino. Un modo per allargare la rete di relazioni e di scambio culturale sul territorio regionale.
Come sottolineato dagli organizzatori, l’edizione 2025 di Foligno Libri si ispira alla sumud, termine arabo che indica la resistenza tenace e l’ostinazione nel non cedere di fronte alle avversità. Nonostante il dolore e la rabbia per quanto accade nel mondo, la scelta è quella di continuare a organizzare momenti di confronto, mantenendo vivo l’entusiasmo e la voglia di discutere. Un invito rivolto a tutta la cittadinanza a partecipare con la passione di sempre, senza abbassare lo sguardo, continuando nella lotta a testa alta per difendere l’umanità che ancora resiste.
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