“Gli attestati di solidarietà nei miei confronti sono il segno che alcuni valori rimangono incancellabili”. Lo ha detto in Consiglio comunale il partigiano Enrico Angelini, novantenne, che nei giorni scorsi aveva cancellato una svastica che qualcuno aveva tracciato sui muri di un luogo simbolo della Resistenza, la cascina di Radicosa, tra Foligno e Trevi. Per il suo gesto è stato invitato ad intervenire all’assemblea di oggi che gli ha tributato un lungo applauso.
Il presidente del Consiglio comunale di Foligno, Alessandro Borscia, ha sottolineato il suo gesto, definito “altamente simbolico” mettendo in evidenza che “Angelini rappresenta un esempio per i giovani, per tutti noi perché ci ha ricordato che bisogna sempre lottare per la difesa della libertà e della democrazia”.
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