
Festival della pasta si conferma evento di richiamo mondiale
Si chiude con un successo straordinario la ventiseiesima edizione de I Primi d’Italia, manifestazione che ha trasformato il centro storico di Foligno in un palcoscenico gastronomico di livello internazionale. I dati diffusi da Epta Confcommercio Umbria, organizzatrice dell’evento, certificano un risultato eccezionale: più di ottantamila visitatori hanno affollato le vie della città umbra durante le giornate del festival, confermando la capacità attrattiva di una kermesse dedicata interamente alla pasta e alle tradizioni culinarie italiane.
La manifestazione ha registrato circa sessantatremila degustazioni nei diversi villaggi allestiti per l’occasione, duecento adesioni alle esperienze enogastronomiche proposte e quattrocento bambini coinvolti nei laboratori didattici sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Le strade del centro, le taverne e i palazzi storici sono rimasti animati fino a notte fonda, con un flusso continuo di appassionati del buon cibo e curiosi provenienti da diverse regioni italiane e dall’estero.
La presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha rappresentato un momento significativo della rassegna. Venerdì scorso il rappresentante del governo, accompagnato dal sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, ha dedicato oltre due ore alla visita dei villaggi tematici e delle aree mercatali, intrattenendosi con espositori e pubblico. Durante la sua permanenza a Foligno, il ministro ha ribadito il sostegno dell’esecutivo alla candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’UNESCO, evidenziando come eventi di questa portata contribuiscano concretamente al riconoscimento internazionale della dieta mediterranea quale eredità culturale vivente.
Il richiamo alla candidatura Unesco non è casuale. Già lo scorso cinque settembre, nella sede romana del dicastero, Lollobrigida aveva conferito ad Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio Umbria, il riconoscimento di “Ambasciatore della Qualità”, suggellando il ruolo strategico del festival folignate nella promozione delle eccellenze agroalimentari nazionali. Al fianco delle autorità governative, anche la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha partecipato all’inaugurazione, sottolineando la valenza identitaria e sociale di un appuntamento ormai radicato nel tessuto territoriale.
La dimensione internazionale dell’evento emerge anche dalla provenienza dei visitatori. Oltre ai numerosi italiani giunti da ogni parte della penisola, sono stati registrati arrivi da Stati Uniti, Giappone, Australia e Argentina, a testimonianza di un interesse crescente verso la gastronomia italiana nel mondo. Particolarmente significativa la presenza dell’Academia de Fútbol Tocalli di Buenos Aires, storica scuola calcio argentina legata al preparatore dei portieri della nazionale campione del mondo, che ha portato a Foligno oltre quaranta persone per vivere da protagonisti l’atmosfera del festival.
Secondo quanto comunicato da Epta Confcommercio Umbria, i risultati raggiunti consolidano il trend positivo già emerso nell’edizione precedente. Il presidente Amoni, nell’analizzare l’impatto della manifestazione, ha evidenziato come l’affluenza record abbia generato unanime soddisfazione tra gli operatori coinvolti. L’edizione appena conclusa ha saputo valorizzare non soltanto la ricchezza delle proposte culinarie, ma anche la capacità del territorio di accogliere e coinvolgere i turisti, trasformando Foligno in una vetrina di richiamo nazionale e internazionale.
L’effetto moltiplicatore sull’economia locale rappresenta uno degli aspetti più rilevanti dell’iniziativa. Le taverne, i ristoranti e le strutture ricettive della città hanno lavorato a ritmi sostenuti per tutta la durata della kermesse, registrando il tutto esaurito. Anche i negozi del centro storico hanno beneficiato del flusso continuo di visitatori, confermando che I Primi d’Italia non è esclusivamente un appuntamento per gli amanti della buona tavola, ma un vero motore economico per l’intera comunità cittadina e per il territorio umbro.
Lo sguardo degli organizzatori è già proiettato verso il futuro. Per l’edizione del 2026, il presidente di Epta Confcommercio ha anticipato l’ambizione di realizzare un Villaggio dei Primi di San Francesco, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente la proposta culturale del festival. L’idea è quella di integrare la dimensione gastronomica con i valori di spiritualità e accoglienza che caratterizzano la tradizione francescana, creando un ponte tra la cultura del cibo e l’eredità storica del territorio. Una prospettiva che conferma la volontà di continuare a investire su un evento capace di coniugare tradizione culinaria, promozione territoriale e apertura internazionale, consolidando il ruolo di Foligno come riferimento nel panorama delle manifestazioni enogastronomiche italiane.
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