Prima Guerra Mondiale, concerto dedicato dall’Associazione folignate Amici della Musica

La prima assoluta è stata accolta con grande successo, al Teatro La Fenice di Venezia. E direttamente da lì arriverà a Foligno domenica 24 maggio, all’Auditorium San Domenico, un concerto straordinario dedicato dall’Associazione folignate Amici della Musica ai 100 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Un evento di grande tragicità che il compositore Claudio Ambrosini e lo scrittore e storico della musica Sandro Cappelletto – autore della drammaturgia e voce narrante – hanno scelto di rileggere dando vita ad un’opera intensa e originale. “Eroi sono quelli che costruiscono la pace. La Grande Guerra (vista con gli occhi di un bambino)” favola vera per coro maschile, soprano, voce narrante e strumenti, offre infatti una chiave di lettura estremamente coinvolgente che rielabora i materiali di un quadernetto scritto da un piccolo protagonista di quei difficili momenti.

Lo spunto infatti nasce dalla testimonianza di don Giuseppe Boschet, un sacerdote nato nel 1914 nella campagna veneta. “All’inizio dell’autunno del 1917 – scrive in una nota Sandro Cappelletto – Giuseppe Boschet è un bambino di appena tre anni. Finita la guerra, inizia la scuola elementare, impara a leggere e scrivere, incontra una meravigliosa maestra che chiede ai suoi alunni di raccontare “i fatti della guerra”. E lui racconta. Ricorda e racconta, senza chiedersi perché, di chi la colpa, da che parte – se mai ce ne fosse una – stia la ragione, dove il torto. I suoi temi, scritti su un quaderno dove ancora si vedono le macchie dell’inchiostro, la sua lingua, dove italiano e dialetto si incontrano con inventiva naturalezza, hanno la potenza di un reportage dal fronte, l’incanto di uno sguardo acutissimo e puro, lo stupore assoluto di cui sono capaci i bambini. Parole che, per la commozione, quasi si fa fatica a pronunciare, una lettura che non si dimentica più”.

Da tutto questo Claudio Ambrosini ricava un’opera delicatissima, che vede in scena soltanto tre strumenti, al pianoforte Matteo Liva, la tromba di Alberto Perenzin e le percussioni, affidate a un giovanissimo interprete, appena dodicenne, Giulio Somma, che in un certo senso ricalca quel bambino così violentemente colpito da cose più grandi di lui. Il soprano è Sonia Visentin, già interprete di molte opere del compositore veneziano, che diviene il canto delle madri, delle sorelle, delle fidanzate, di tutte coloro insomma che vivono dolorosamente la guerra stando in casa ad aspettare tra timori e speranze. Gli uomini invece, costretti al fronte, sono in scena il Coenobium Vocale, un coro maschile accreditato in Italia e all’estero e diretto da Maria Dal Bianco.

Alle parole fortissime del racconto del bambino che nelle pagine del quaderno rievoca la sua esperienza terribile, Cappelletto ha voluto accostare altre voci che parlano di guerra e rendono ancora più assurdo il senso di ogni conflitto, quelle di Anna Achmatova e Nelson Mandela, due dei testimoni più autorevoli del dramma che ripetutamente ha investito il secolo scorso, dall’apartheid alla violenta dittatura sovietica”.

Un inno quindi alla pace in cui dopo la prima parte, in cui parole e note si avvicendano in una “narrazione” di immenso pathos, nella seconda, Canti di guerra e di pace. Europa 1914-1918. si ascolterà una selezione di canti di guerra, dove si alterneranno voci speranzose di vittoria a dolenti canzoni contro la violenza e l’obbligo della partenza per un fronte sconosciuto e temuto.

Per il concerto ci sarà prevendita il giorno del concerto al botteghino dell’Auditorium San Domenico dalle ore 15.00, online al sito www.amicimusicafoligno.it.

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