Presentato a Foligno il Libro Nel segno dei padri di Giacomo Marinelli Andreoli

La storia di Guglielmina e Peter, sconosciuta a tanti finora, e' legata a doppio filo al passato e al presente della comunità di Gubbio

Presentato a Foligno il Libro Nel segno dei padri di Giacomo Marinelli Andreoli

Presentato a Foligno il Libro Nel segno dei padri di Giacomo Marinelli Andreoli

FOLIGNO – Una storia di riconciliazione a distanza di 60 anni dall’occupazione nazista in Umbria. Una pagina di amicizia, umanità, solidarietà. Una vicenda periferica ma di grande attualità per il messaggio universale che esprime attraverso le parole e l’esempio dei suoi protagonisti. È quella narrata nel libro “Nel segno dei padri – la storia di Guglielmina e Peter“, di Giacomo Marinelli Andreoli, giornalista professionista e direttore del network radio televisivo TRG.

Il romanzo, che racconta una storia realmente accaduta, è stato presentato a Foligno presso la Sala rossa di Palazzo Trinci nel quadro del programma della 20ma edizione del Progetto di Educazione alla lettura promosso dal Comune di Foligno, da associazione Fulgineamente coinvolgendo migliaia di studenti ed anche i detenuti del carcere di Spoleto. Numerosi i presenti all’incontro che ha visto la partecipazione, oltre che dell’autore, degli assessori Maura Franquillo e Rita Barbetti, per il coordinamento di Ivana Donati.

La storia di Guglielmina e Peter, sconosciuta a tanti finora, e’ legata a doppio filo al passato e al presente della comunità di Gubbio. Ben noto è l’antefatto, ovvero l’eccidio dei 40 martiri, i civili fucilati il 22 giugno 1944 a Gubbio dai nazisti come rappresaglia dell’uccisione dell’ufficiale medico tedesco Kurt Staudacher, avvenuta in un bar del centro cittadino 48 ore prima. E l’amicizia epistolare nata quasi casualmente tra il figlio di Kurt, Peter e la figlia di uno dei civili fucilati, Guglielmina Roncigli, è il motivo saliente del racconto, basato sul rapporto epistolare tra i due, per altro coetanei (entrambi nati nel 1943 e dunque rimasti orfani a solo 1 anno di vita), sbocciato nel 2004 e protrattosi per 8 anni.

Una storia commovente e ricca di emozioni, scandita dalle lettere tra i due protagonisti ma anche dall’evolversi di una vicenda quasi incredibile nella sua dinamica” ha commentato l’assessore Franquillo, mentre l’assessore Barbetti ha confidato di “aver parlato proprio in questi giorni agli studenti di questa storia che dovrebbe essere divulgata in tutte le scuole dell’Umbria come un fulgido esempio ma anche come una pagina di storia della nostra regione che merita di essere approfondita”.

Nel corso dell’incontro c’è stato anche il saluto di Maria Cristina Zenobi, presidente dell’associazione “Nel nome del rispetto” che ha elogiato il lavoro letterario di Marinelli, richiamando quei valori che collimano con la vocazione dell’associazione da lei fondata e rivolta soprattutto ai giovani. Il libro “Nel segno dei padri“, uscito per le edizioni Marsilio in tutta Italia nelle librerie e in eBook dal 9 febbraio scorso, sta già riscuotendo molteplici consensi tra i lettori: è il libro più venduto in Umbria nel 2017 secondo i dati di Arianna.it che monitora le principali librerie regionali e ha avuto numerose recensioni anche nei media nazionali.

Il prossimo 13 giugno – ha annunciato l’autore – sarà presentato all’Ambasciata italiana presso la S.Sede alla presenza dell’ambasciatore italiano, Daniele Mancini e degli ambasciatori tedeschi in Italia e alla S.Sede”.

 

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