
Oliviero Toscani inaugura la III Edizione di Intrecci
Ma c’è ancora spazio per il “soft power” della fotografia come strumento di cambiamento del mondo? Nessuno meglio di Oliviero Toscani può rispondere a questa domanda
Dai suoi primi reportage alle campagne di alcuni tra i marchi di moda più importanti del mondo. Così è diventato uno dei più celebri italiani a livello internazionale. Ma c’è ancora spazio per il “soft power” della fotografia come strumento di cambiamento del mondo? Nessuno meglio di Oliviero Toscani può rispondere a questa domanda. Come ha fatto nel suo ultimo, sontuoso libro, Più di cinquant’anni di magnifici fallimenti (Electa). E Oliviero Toscani aprirà la terza edizione di Intrecci, la nuova rassegna di dialoghi sulla Bellezza nel cuore medievale di Bevagna. Appuntamento giovedì 26 novembre, alle ore 20.30, al Teatro Torti di Bevagna. Una conversazione con Francesco Chiamulera, direttore artistico di Intrecci.
OLIVIERO TOSCANI è noto a livello internazionale come forza creativa dietro ad alcuni dei marchi di maggiore successo. Tra il 1982 e il 2000 ha progettato l’identità, l’immagine aziendale, la strategia di comunicazione e la presenza sul web della Benetton, con la campagna United Colors of Benetton. Ha ideato immagine e campagne per Esprit, Chanel, Fiorucci, Prénatal e molte altre società.
Ha collaborato come fotografo di moda con “Vogue”, “Elle”, “GQ”, “Harper’s Bazaar”, “Esquire”, “Stern”, “Liberation”. Nel 1991 ha ideato e diretto “Colors”, la prima rivista globale. Nel 1993 fonda Fabrica, di cui è anche direttore, centro internazionale per le arti e la comunicazione moderna.
L’INCONTRO. Suo padre, Fedele Toscani, è stato il primo fotoreporter del Corriere della Sera. Forse per questo anche Oliviero sviluppa precocemente la passione per la fotografia, diplomandosi in fotografia e geografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.
Per la prima volta troviamo raccolte insieme tutte le famose campagne realizzate dal 1965 al 2015. 50 anni di magnifici fallimenti, come scherza l’autore. Per uno dei migliori esponenti della fotografia contemporanea, ogni campagna testimonia una problematica sociale, l’anoressia, il razzismo, l’omossessualità: la fotografia è il mezzo per portarla all’attenzione di molti.
Appuntamento quindi giovedì 26 novembre, al Teatro Torti. Alle 20.30, un brindisi di inaugurazione, dedicato ad Antonio Cutuli, aprirà la rassegna. Con un titolo emblematico: “Padri ieri e oggi”. Alle 21, spazio all’incontro con Oliviero Toscani. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
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