
Nuovo sciopero appalti ferroviari a Foligno: ritardi sugli stipendi
A seguito di ripetuti ritardi nei pagamenti, i lavoratori degli appalti ferroviari del lotto Omcl di Foligno, settore magazzino e movimentazione merci, hanno proclamato un nuovo sciopero. Dopo aver evitato una protesta a settembre, ora i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti dell’Umbria annunciano una mobilitazione a causa dei mancati versamenti degli stipendi e dei buoni pasto, relativi ai mesi di settembre e ottobre. L’astensione dal lavoro è prevista per il 21 ottobre e coinvolgerà metà turno di ciascuna prestazione, salvo il rispetto delle scadenze contrattuali.
Nonostante l’appaltatore Gardenia Srl abbia confermato che le fatturazioni sono state saldate nei tempi stabiliti, gli stipendi vengono erogati con costanti ritardi, una situazione giudicata insostenibile dai sindacati. “Non è più accettabile che, sebbene la committenza rispetti le tempistiche di pagamento, l’appaltatore non garantisca altrettanta puntualità verso i lavoratori”, hanno dichiarato le sigle sindacali. La questione dei pagamenti, che dovrebbe rispettare la scadenza del 20 di ogni mese come previsto dal contratto nazionale, è al centro delle richieste dei dipendenti.
La proclamazione dello sciopero, secondo i sindacati, è stata inevitabile per richiamare l’attenzione sulla situazione lavorativa sempre più precaria. I lavoratori, nonostante il contesto difficile, hanno continuato a garantire la produzione senza ripercussioni, grazie alla loro professionalità e pazienza. Tuttavia, l’insoddisfazione è crescente, e la mobilitazione mira a sollecitare un intervento immediato da parte della committenza.
Le organizzazioni sindacali hanno quindi invitato i responsabili a trovare soluzioni rapide, sottolineando che la continuità produttiva dipende dal rispetto per i lavoratori, che stanno subendo danni economici significativi. In particolare, la mancanza di buoni pasto e il ritardo delle mensilità incidono pesantemente sul bilancio personale dei dipendenti coinvolti. I sindacati evidenziano che i continui ritardi nei pagamenti non solo mettono a rischio la stabilità economica dei lavoratori, ma minano anche l’immagine aziendale e il clima di fiducia.
Nel contesto dello sciopero, i lavoratori si asterranno dal lavoro per metà turno, come specificato, ma la protesta potrebbe essere revocata se l’azienda riuscisse a rispettare la scadenza del 20 ottobre per i pagamenti. “Non si può continuare a tollerare una situazione in cui i dipendenti vengono penalizzati pur avendo adempiuto ai propri doveri lavorativi con puntualità”, affermano i rappresentanti sindacali.
I sindacati hanno inoltre sollecitato la committenza a prendere in seria considerazione l’impatto negativo che questa situazione potrebbe avere sull’attività produttiva nel lungo termine. Se i ritardi nei pagamenti dovessero proseguire, le conseguenze potrebbero estendersi non solo ai lavoratori, ma anche alla stessa qualità del servizio offerto.
La mobilitazione del 21 ottobre rappresenta quindi un momento cruciale per la trattativa in corso, con l’obiettivo di garantire stabilità salariale e condizioni di lavoro dignitose per tutti i dipendenti coinvolti negli appalti ferroviari. La richiesta centrale rimane quella di un pagamento puntuale delle retribuzioni, in linea con quanto previsto dal contratto nazionale e dalle normative vigenti.
LAVORATORI FATE ATTENZIONE.
Non sempre gli scioperi vengono proclamati per tutelare gli interessi dei lavoratori.