Morto Enrico Angelini partigiano che cancellò svastica a Raticosa
E’ morto nel pomeriggio nella sua casa, a Foligno, il partigiano Enrico Angelini, 93 anni. Era nato il 17 marzo del 1925 e faceva parte della Brigata Garibaldi che aveva combattuto i nazifascisti sulle montagne folignati. Tra il 2 e il 3 febbraio del 1944 era scampato miracolosamente al rastrellamento nazista che portò alla cattura sulle montagne tra Foligno e Trevi, di 24 giovani partigiani, molti dei quali trovarono la morte nel campo di concentramento di Mauthausen.
Il 3 marzo del 2015 aveva personalmente ripulito una targa commemorativa alla cascina Radicosa, tra Trevi e Foligno, che era stata imbrattata con una svastica.
“Esprimo il profondo cordoglio dell’amministrazione comunale e mio personale a tutta la famiglia – ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti – per la scomparsa di Enrico, un partigiano che aveva combattuto il nazifascismo. Ricordo ancora il 16 aprile di tre anni fa quando con lui e altri partigiani, provenienti da tutta Italia, abbiamo partecipato alla cerimonia organizzata nell’aula della Camera dei Deputati, con il Parlamento in seduta comune, per ricordare il 70° anniversario della Liberazione.
Leggi anche – Il partigiano Enrico Angelini, 90 anni, è tornato a Raticosa di Foligno per cancellare la svastica
All’iniziativa era intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva salutato e ringraziato i reduci della Resistenza. Enrico è stato un esempio di sacrificio e di lotta per gli ideali di libertà e democrazia e di rispetto assoluto per la nostra Costituzione”.
Commenta per primo