Lunedì dell’Angelo alla scoperta di una Bevagna insolita

La Proloco di Bevagna invita turisti e viaggiatori alla scoperta di tesori sconosciuti. Si tratta di un inedito itinerario artistico e devozionale che tocca alcuni degli spazi sacri della città, normalmente non aperti al pubblico, ma ricchi di opere d’arte.

La chiesa di San Filippo Neri, in cui la semplice facciata in cotto nasconde uno spazio interno che avvolge il visitatore nella sua trama preziosa di candidi stucchi a merletto e di sgargianti pitture settecentesche, trasportandolo nell’immaginoso teatro tardo barocco.

La chiesa di Sant’Agostino, col suo austero impianto trecentesco, che racchiude come in uno scrigno prezioso i numerosi affreschi miracolosamente riapparsi al di sotto dell’intonacatura moderna, testimonianza di una fede popolare durata più di 300 anni.

Sono immagini della madonna, Sacre conversazioni e Santi che hanno accompagnato le speranze di salvezza di intere generazioni di bevanati.

La chiesa di Santa Margherita, appartenente al monastero delle suore Agostiniane, in cui hanno lasciato le loro opere i due più importanti pittori della città: Ascensidonio Spacca, detto il Fantino di Bevagna, che ha coniugato in composizioni argute e piacevoli la tradizione classica del suo secolo, il ‘500, con l’anima espressionistica tipicamente umbra e con le istanze religiose post-tridentine, e soprattutto Andrea Camassei, che a Roma divenne uno dei pittori favoriti dei Barberini e contese la scena ad artisti del calibro di Pietro da Cortona e Poussin. Annessa è la Scala Santa, unico esempio in Umbria del prototipo lateranense, in cui l’acre Crocifissione settecentesca di Francesco Providoni ben rappresenta un sentimento di devozione popolare mai sopita.

Ed ancora una rilettura di due cappelle “dimenticate”: la cappella Spetia in San Michele Arcangelo, gioiello tardo-cinquecentesco sopravvissuto alla “ripulitura” degli anni ’50 del secolo scorso; e la cappella della Madonna di Loreto in San Francesco, con la bellissima ed originale cupola, opera di maestri della maiolica derutese del ‘600.

E’ la scoperta di una Bevagna segreta, che non ti aspetti, custode silenziosa ma affascinante della storia pubblica e privata di un’intera comunità.

L’appuntamento è per lunedì 6 aprile, alle 10.30 presso l’ufficio della Proloco, in piazza F. Silvestri.

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