Luca Innocenzi, fuoriclasse del Cassero, trionfa a La Quintana

Luca Innocenzi, fuoriclasse del Cassero, trionfa al La Quintana

Ha fatto ancora centro alla Giostra della Quintana di Foligno

Luca Innocenzi non smette di stupire. Il fuoriclasse del rione Cassero ha fatto ancora centro alla Giostra della Quintana di Foligno, mettendo in bacheca il suo dodicesimo Palio personale e regalando al pubblico un’altra performance da incorniciare. Un trionfo che porta a quota 67 il totale delle sue vittorie nelle Giostre di Antico Regime in tutta Italia. Numeri da capogiro, che lo consacrano sempre di più come leggenda assoluta del torneo cavalleresco.

di Gilberto Scalabrini

Con questo successo, Innocenzi eguaglia due giganti del passato: Marcello Formica e Paolo Giusti. E lo fa da vero fuoriclasse, in sella al fulmineo Altrimenti, il purosangue con cui aveva già conquistato la Sfida 2024. Un binomio perfetto, capace di dominare il Campo de li Giochi con traiettorie impeccabili e precisione chirurgica sugli anelli, fino a fermare il cronometro sul tempo record di 2.41.55. Il pubblico è rimasto senza fiato.

E pensare che in molti avevano creduto a un errore nella finalissima: dal tifo assordante dei rioni rivali, qualcuno era convinto che il primo anello non fosse stato infilato. Ma la precisione era talmente millimetrica che il cerchietto è entrato nella lancia senza nemmeno far rumore. Roba da veri fuoriclasse.

La gara è stata una scarica di adrenalina: emozionante, tesa, ricca di colpi di scena. In finale sono arrivati in quattro, i migliori della serata: oltre a Innocenzi, Pierluigi Chicchini del Pugilli, Raul Spera del Giotti e Mattia Zannori dell’Ammanniti.

Luca Innocenzi

Fuori dai giochi già alla prima tornata uno dei più attesi: Tommaso Finestra, tradito dal giovane esordiente Cherry Season, che ha mancato il secondo anello. Sorte amara anche per Lorenzo Melosso del Croce Bianca su Sopra Hadley e per Davide Di Marti del Badia su Bisu, entrambi penalizzati da errori fatali.

Nella seconda tornata, il colpo di scena: escono altri tre nomi importanti. Adalberto Rauco su Morgana (La Mora), Daniele Scarponi su Camilla Margas (Contrastanga), inciampato negli stessi errori delle prove ufficiali (due anelli mancati), e Mario Cavallari su Aravasa (Morlupo).

E così, è toccato al “campionissimo” del Cassero accendere la magia. Concentrato, deciso, infallibile. Conosce ogni centimetro del tracciato e trasforma ogni curva in una danza perfetta tra tecnica, velocità e fluidità. Un vero dominatore.

Ma gli applausi non sono stati solo per lui. Mattia Zannori, giovane promessa dell’Ammanniti, ha impressionato per compostezza e tecnica. Raul Spera, lucido e preciso, ha dimostrato grande tenacia. E Pierluigi Chicchini, veterano del Pugilli con due Palii alle spalle (l’ultimo nel 2019), ha mostrato ancora una volta cuore e attaccamento ai colori del suo rione.

Una serata da incorniciare, carica di pathos e passione, in cui la Quintana ha brillato in tutta la sua forza evocativa. E in cui Luca Innocenzi ha ricordato – ancora una volta – che il suo nome è ormai inciso a lettere d’oro nella leggenda.

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