L’inferno sulla città, mostra a ricordo del bombardamento su Foligno

Una collezione preziosa di fotografie documenta gli effetti devastanti della guerra sulla città

L'inferno sulla città, mostra a ricordo del bombardamento su Foligno

L’inferno sulla città, mostra a ricordo del bombardamento su Foligno

La biblioteca comunale di Foligno aprirà le porte a una mostra fotografica commemorativa intitolata “L’inferno sulla città. A 80 anni dal bombardamento del 22 novembre 1943 le immagini raccontano”, che si terrà dal 3 al 30 novembre. La mostra presenterà una raccolta unica di 150 fotografie, testimoni silenziosi degli orrori dei bombardamenti che colpirono la città durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa collezione preziosa, in gran parte curata dal comandante della sezione dei vigili del fuoco di Foligno, Osvaldo Pinchi, è stata recentemente donata alla biblioteca da Alfonso Tardocchi, arricchendo così l’archivio storico della città con dettagli accurati e testimonianze visive inestimabili.

Le immagini esposte documentano in dettaglio i danni subiti dalla città durante i bombardamenti che iniziarono il 22 novembre 1943 e durarono fino al mese di giugno 1944. Ciò che rende questa collezione particolarmente significativa è l’aggiunta di annotazioni personali scritte a mano dal fotografo stesso, il quale ha fornito dettagli preziosi sulla data, l’ubicazione degli edifici fotografati, nonché informazioni tecniche specifiche sul processo di scatto.

Grazie a queste annotazioni, è stato possibile ricostruire con precisione una mappa dettagliata della città e delle frazioni circostanti, con particolare enfasi su Sant’Eraclio e Sterpete, le zone più colpite dai bombardamenti. Questo approccio permette ai visitatori di visualizzare l’impatto devastante della guerra sulla città e di ottenere una comprensione più approfondita delle perdite subite dalla comunità locale durante quel periodo tragico della storia.

La mostra fotografica sarà ospitata presso la biblioteca centrale di Foligno, situata in piazza del Grano, e sarà accessibile al pubblico durante gli orari di apertura della struttura. I visitatori avranno l’opportunità di immergersi nelle testimonianze visive di un capitolo importante della storia locale e di apprezzare la resilienza e la determinazione della comunità di fronte a un evento così devastante.

1 Commento

  1. c’è una foto del panificio ? mio zio morì sotto le prime bombe del 22 novembre 1943..si chiamava Piccininni Giuseppe

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