La Befana di Foligno vola ancora, ma la politica locale resta a terra

La tradizione della Befana che "vola" dal Torrino di Foligno si rinnova, ma l'auspicio è che anche la politica locale esca dall’isolamento e torni tra i cittadini.

La Befana di Foligno vola ancora, ma la politica locale resta a terra

La Befana di Foligno – La Befana ha ripreso a “volare” dal Torrino di Foligno, richiamando l’attenzione su una tradizione cara alla comunità. Tuttavia, il rinnovato entusiasmo per l’Epifania si accompagna a una riflessione più amara: mentre la Befana vola, la politica locale sembra restare immobile. L’appello agli amministratori è chiaro: abbandonare il palazzo, ascoltare i cittadini e condividere i problemi per fornire risposte tempestive e concrete.

Dal terremoto politico del 2019, che ha scosso l’Umbria, si è passati a una fase di disillusione. Questo cambiamento è stato evidente anche nei recenti risultati elettorali. A Foligno, il sindaco uscente ha ottenuto una risicata vittoria lo scorso giugno, prevalendo per soli 27 voti. Tuttavia, pochi mesi dopo, un’elezione regionale ha ribaltato la situazione, con oltre 2.000 voti di scarto a favore del centrosinistra. Un risultato che molti definiscono una “Caporetto” per l’amministrazione in carica, ma che non ha innescato alcuna autocritica né a destra né a sinistra.

Nonostante l’evidente malcontento, la giunta comunale ha mantenuto gli stessi approcci, suscitando accuse di immobilismo e scarsa attenzione al bene comune. Emblematico è stato l’episodio dell’inaugurazione di un centro medico privato, dove il vicesindaco ha espresso gratitudine agli organizzatori definendo la struttura essenziale per la città. Un’osservazione che ha suscitato polemiche, evidenziando il tema del progressivo depotenziamento della sanità pubblica, un argomento particolarmente sensibile in Umbria.

Il Servizio Sanitario Nazionale, istituito da Tina Anselmi nel 1978, sembra oggi affrontare crescenti difficoltà, alimentando il timore che solo chi può permetterselo abbia accesso a cure adeguate. Dopo anni di silenzio, si sono levate alcune voci per denunciare il declino dell’ospedale folignate. Tuttavia, resta il dubbio se tali interventi siano mossi da autentico interesse per la salute pubblica o da convenienze politiche di partito.

Anche sul piano regionale, la giunta Tesei è stata bocciata dagli elettori, portando il Partito Democratico a celebrare il 53,14% ottenuto a Foligno. Nonostante il successo, rimane irrisolto il quesito sul perché il PD abbia raccolto più consensi nelle elezioni regionali rispetto alle comunali. Questa discrepanza, tuttavia, non ha generato analisi approfondite.

Foligno, la terza città dell’Umbria, continua a non avere rappresentanti in Consiglio Regionale, una situazione che alcuni rimpiangono come segnale di un’epoca politica ormai lontana. In passato, la città poteva contare su figure di spessore, capaci di portare a livello regionale e nazionale le istanze del territorio.

L’augurio per Foligno è che possa tornare a “volare”, non solo in senso simbolico con la Befana dal Torrino, ma anche con una politica più vicina ai cittadini e alle loro esigenze. Per farlo, è indispensabile un cambio di mentalità, che riporti l’attenzione sul bene comune, superando interessi di parte e immobilismo.

Buona Epifania, Foligno. Che sia l’inizio di un rinnovamento.

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