Intervento di chirurgia robotica in epoca Covid, per metastasi tumore testicolo 

Intervento di chirurgia robotica in epoca Covid, per metastasi tumore testicolo 

Intervento di chirurgia robotica in epoca Covid, per metastasi tumore testicolo

In buone condizioni di salute è stato dimesso, nei giorni scorsi, dall’Ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, un giovane paziente di 30 anni sottoposto ad un delicatissimo Intervento chirurgico di linfadenectomia retroperitoneale robot-assistita che si è reso necessario per rimuovere alcune metastasi da tumore del testicolo.

L’équipe operatoria guidata dal direttore della Unità Operativa di Urologia dr. Luigi Mearini, coadiuvato dai suoi collaboratori dr. Patrizio Camilli e dr. Carlo Vivacqua, ha portato a termine in circa quattro ore il complesso intervento, con l’importante ausilio del robot Da Vinci, garantendo al paziente un tempestivo recupero post-operatorio.

[su_testimonial photo=”https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2020/06/asl-umbria-2.jpg” company=”Ausl Umbria 2″ url=” http://www.uslumbria2.it/notizie/la-chirurgia-robotica-in-epoca-covid-binomio-di-efficacia-e-sicurezza-reso-possibile-dalle-sinergie”]A meno di 18 ore dall’intervento chirurgico, il giovane infatti ha potuto alzarsi ed iniziare ad alimentarsi secondo precise disposizioni mediche.[/su_testimonial]

La tecnologia robotica – spiegano i chirurghi dell’Azienda Usl Umbria 2 – con soli cinque accessi chirurgici da 7 millimetri, ha permesso una procedura chirurgica tradizionalmente effettuata con un’incisione addominale di almeno 40 centimetri. L’aspetto estetico nonché il rapido recupero post/operatorio sono tuttavia un elemento marginale rispetto all’aspetto tecnico di chirurgia, ossia l’asportazione completa e senza complicanze di intere catene linfonodali adese alla vena cava e all’aorta, purtroppo sede di malattia maligna a partenza da un pregresso tumore del testicolo”.

[su_panel border=”7px ridge #cccccc” shadow=”24px 5px 16px #eeeeee” radius=”7″]Tutto questo è stato reso possibile anche in un momento di intenso e complesso percorso assistenziale legato alla pandemia da Coronavirus grazie alle professionalità e alla disponibilità di tutta l’équipe, formata da ausiliari, infermieri, anestesisti e chirurghi.[/su_panel]

Tutto il Dipartimento di Chirurgia della Usl Umbria 2 esprime un pensiero e un ringraziamento particolare alla collaborazione diretta ed indiretta tra i due presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto che ha coinvolto  tutto il personale.

Questa sinergia di obiettivi – spiega il direttore del dipartimento dr. Luigi Mearini – è stata particolarmente importante nel momento in cui, per esigenze legate all’emergenza sanitaria, il presidio ospedaliero di Foligno è stato dedicato alla assistenza dei pazienti affetti da Covid-19, situazione che ha di necessità imposto la riduzione delle prestazioni chirurgiche riservate solo all’emergenza-urgenza, mentre sul presidio ospedaliero di Spoleto, con percorsi rigorosamente Covid-free, sono stati dirottati tutti gli interventi non procrastinabili, come il caso esposto”.

L’integrazione tra le due strutture ospedaliere di Foligno e Spoleto rappresenta una virtuosa realtà ormai consolidata che ci permette di garantire livelli di accellenza nelle cure mediche – dichiara il commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Massimo De Fino -. La complessa riorganizzazione dei percorsi assistenziali, ora che ci stiamo avvicinando a grandi passi alla fase 3, ci vedrà coinvolti in una nuova evoluzione, dove questa sinergia tra i due Presidi Ospedalieri e la collaborazione tra sanitari assumerà sempre più un ruolo centrale e decisivo per assicurare ai nostri assistiti cure efficaci, di qualità e sicure”./di Alberto Tomassi

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