Incendio notturno, bruciati 5 furgoni a Foligno, indagini sui piromani

Incendio notturno distrugge furgone e due auto a Foligno

Nessun ferito, accertamenti in corso in zona industriale di Sant’Eraclio

È in corso l’attività investigativa dei carabinieri di Foligno in merito all’incendio che ha distrutto cinque veicoli della ditta Stelba, nella zona industriale di Sant’Eraclio, nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 aprile. Le fiamme hanno avvolto quattro furgoncini e un furgone parcheggiati in via delle Industrie, danneggiando completamente almeno tre mezzi. Nessuna persona è rimasta coinvolta. L’allarme è scattato attorno alle 2:30. I vigili del fuoco del distaccamento di Foligno, con il supporto del Nucleo Investigativo Antincendi del Comando Provinciale di Perugia, hanno lavorato per domare le fiamme e avviare i rilievi tecnici.

Accanto ai veicoli danneggiati sono stati ritrovati dei sottovasi contenenti liquido infiammabile, elemento che rafforza l’ipotesi dell’incendio doloso. La dinamica lascia supporre che l’innesco sia stato preparato per attivare una combustione lenta, permettendo agli autori di allontanarsi prima dell’arrivo dei soccorsi. I contenitori sarebbero stati posizionati accanto agli pneumatici, punto sensibile per facilitare la propagazione del fuoco.

La ditta Stelba, attiva su scala regionale nei settori delle pulizie, sanificazione, logistica, manutenzione del verde e facchinaggio, impiega circa 90 dipendenti. Gli inquirenti non escludono che gli autori dell’attacco possano essere più di uno. Le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area sono state acquisite e sono al vaglio per identificare i responsabili. Gli investigatori stanno cercando di capire in quanti abbiano agito, con che modalità e se vi fosse qualcuno a bordo di un veicolo utilizzato come mezzo di fuga.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Spoleto e sono condotte dalla Sezione Operativa dei Carabinieri di Foligno, con il supporto della Sezione Radiomobile. L’area interessata, oltre ad ospitare vari stabilimenti produttivi, è vicina alle rampe d’accesso alla SS Flaminia e all’ex tracciato della via Consolare, elementi che rendono necessarie verifiche su un perimetro più ampio.

Questo episodio segue un altro incendio doloso avvenuto nei giorni scorsi in città. Due settimane fa, ignoti hanno forzato l’ingresso del bar Narghilè in via Pietro Gori, nella zona di Porta Romana, e hanno appiccato un rogo usando del liquido infiammabile versato sui divani. Anche in quel caso, le fiamme hanno distrutto parte degli arredi del locale. Non sono emersi collegamenti tra i due episodi, né risultano legami tra le attività coinvolte. Le modalità operative sono differenti: nel caso del bar, il fuoco è stato innescato direttamente sugli arredi, mentre per la Stelba è stato utilizzato un metodo più elaborato con l’impiego di contenitori predisposti.

I militari guidati dal capitano Antonello Maria De Sanctis stanno approfondendo ogni pista, incluso l’ascolto dei titolari dell’azienda colpita, per verificare eventuali segnali di tensione o minacce ricevute in passato. Al momento, però, non risultano situazioni che possano giustificare l’attacco.

Le forze dell’ordine non escludono alcuna ipotesi. Le immagini raccolte dalle videocamere potrebbero fornire elementi utili già nelle prossime ore. Le ricerche puntano a individuare veicoli sospetti o figure riconoscibili nella zona nel momento dell’attacco. Tutti i materiali e i rilievi sono stati trasmessi agli uffici della Procura che coordina l’inchiesta.

La presenza di contenitori con materiale accelerante, l’assenza di moventi evidenti e la vicinanza temporale con un secondo rogo doloso indicano una situazione su cui le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione. L’obiettivo, nei prossimi giorni, è chiarire se si tratti di episodi isolati o di un’azione pianificata da più soggetti.

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