Gestione dei rifiuti urbani in Umbria: il Sub Ambito 3 rimane indietro

ARPA Umbria rilascia i dati del IV trimestre 2023, evidenziando la necessità di miglioramenti nella Valle Umbra e Valnerina

Gestione dei rifiuti urbani in Umbria: il Sub Ambito 3 rimane indietro

Gestione dei rifiuti urbani in Umbria: il Sub Ambito 3 rimane indietro

Il Sub Ambito 3, che comprende 22 comuni della Valle Umbra e della Valnerina, continua a essere l’ultimo in classifica in Umbria per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani. Questo è ciò che emerge dai dati pubblicati da ARPA Umbria sulle raccolte differenziate del IV trimestre 2023.

Nonostante i dati annuali definitivi e certificati dalla Regione siano previsti per l’inizio dell’estate, è già possibile trarre alcune conclusioni. Per la Valle Umbra Servizi S.P.A, l’anno appena trascorso è stato un altro anno senza miglioramenti. Infatti, il Sub Ambito 3 ha raggiunto una media del 57%, ben 9 punti sotto la media regionale.

Spoleto, che nel 2022 aveva superato di poco Foligno con un 62% annuale, nel IV trimestre conferma la stessa percentuale, senza alcun progresso. Anche il comune di Foligno rimane fermo al 60% da anni.

Altri comuni non mostrano risultati migliori: Nocera con il 30% e Montefalco con il 44% confermano i soliti ritardi, nonostante qualche timido segnale di miglioramento. Spello si attesta sul 61%, Bevagna sul 58,8% e Trevi, un tempo eccellenza della Valle Umbra, sta rapidamente peggiorando (64% nel IV trimestre).

In Valnerina, i dati variano dal misero 3% di Poggiodomo, al 51% di Santa Anatolia, ma anche in questo caso senza miglioramenti.

Legambiente Foligno e Legambiente Spoleto si chiedono come sia possibile che in un’azienda interamente controllata dai comuni soci, questi non abbiano la possibilità di influenzare le scelte strategiche dell’azienda.

Tre anni fa, la VUS ha annunciato un piano industriale, mai reso pubblico ai cittadini e alle associazioni, che avrebbe dovuto prevedere una rimodulazione dei servizi. Tuttavia, o questi non sono stati realizzati, o sono stati insufficienti.

La rimodulazione, sia a Foligno che a Spoleto, ha riguardato solo il calendario delle raccolte, che si è uniformato su ritiri di 15 giorni sia per i condomini con secchielli da 40 litri che nelle case singole con bidoni da 240 litri. Questa soluzione ha facilitato il servizio, ma non ha incrementato le performance di raccolta e ha scontentato molti cittadini.

Legambiente Foligno e Legambiente Spoleto concludono che non è comprensibile e soprattutto non è accettabile questo immobilismo in Valle Umbra e in Valnerina. È necessario un drastico cambio di rotta, con una riorganizzazione coerente ed efficiente che preveda il coinvolgimento delle comunità. Sono necessarie misure per la riduzione dei rifiuti alla fonte, strategie di riuso, domiciliarizzazione della raccolta differenziata, valorizzazione delle materie seconde e implementazione delle filiere di riciclo. Esistono esempi di buona gestione dei rifiuti urbani con alte percentuali e buona qualità di raccolta differenziata anche in Umbria, basta copiare.

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