
Foligno ricorda i martiri delle foibe
Foligno – Si è svolta oggi a Foligno la cerimonia di commemorazione dei martiri delle foibe, nel piazzale a loro dedicato. Il sindaco Stefano Zuccarini ha sottolineato l’importanza di ricordare “questi tragici fatti, per troppi anni colpevolmente e volutamente dimenticati”.
Il sindaco ha ringraziato i cittadini presenti, sempre più numerosi ogni anno, a dimostrazione di quanto sia forte l’esigenza di ricordare. “I morti sono tutti uguali, seppure cambiano i carnefici”, ha affermato Zuccarini, ricordando come il “Giorno del Ricordo”, istituito nel 2004, sia nato proprio per “conservare la memoria della tragedia degli italiani, e di tutte le vittime delle foibe; dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre, durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra; e della più complessa vicenda orientale”.
Le foibe sono profonde voragini rocciose, presenti soprattutto in Istria, dove migliaia di italiani furono gettati vivi, spesso legati con filo spinato e dopo essere stati barbaramente picchiati. Le donne, in particolare, subirono violenze e stupri. “Chi non moriva sul colpo, finiva la sua vita tra dolori e ferite strazianti, morendo di dolore, di fame e di sete, o soffocati dal peso degli altri. Umiliati nella vita e nella morte senza pietà dai partigiani comunisti jugoslavi”, ha ricordato il sindaco.
Ancora oggi, non si ha un numero preciso delle vittime, stimate in oltre 20mila infoibati e almeno 250mila esuli, costretti a lasciare le proprie terre. “Mentre il resto d’Italia festeggiava il 25 aprile, uomini, donne e bambini vennero costretti ad abbandonare le proprie radici, gli affetti, il lavoro, le case”, ha aggiunto Zuccarini, sottolineando come la barbarie del comunismo titino sia stata a lungo taciuta, con una “tacita e colpevole complicità” tra le forze politiche.
Il sindaco ha rivendicato con orgoglio l’approvazione di una mozione, da lui presentata, per chiedere la revoca delle onorificenze al dittatore comunista Josip Broz Tito, e ha espresso rammarico per il fatto che la mozione non abbia ottenuto l’unanimità di tutte le forze politiche, come invece avvenne per il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Durante la cerimonia, è stato reso omaggio anche a Gaetano Pinna, un esule istriano e reduce di El Alamein, a cui è stato intitolato un parco. Successivamente, il corteo si è recato al parco degli Orti Orfini per deporre una corona di alloro in memoria di Norma Cossetto, una giovane studentessa istriana, vittima della ferocia delle foibe.
“A tutti si deve onore, memoria e massimo rispetto: per noi è, e sarà sempre così”, ha concluso il sindaco Zuccarini.
Alla cerimonia erano presenti anche gli assessori Decio Barili e Alessandra Leoni, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Galligari, i consiglieri Riccardo Polli, Marco De Felicis, Rita Barbetti, Pier Francesco Pinna, Leonardo Pacini, Federica Piermarini, Daniela Flagiello, le autorità militari e gli studenti dell’Istituto tecnico economico e tecnologico aeronautico.
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