I provvedimenti cui il traffico veicolare di Foligno viene periodicamente sottoposto (chiusura del traffico, targhe alterne, orari differenziati, …) rispondono solo alla necessità di fronteggiare l’emergenza: non c’è pianificazione, non si pensa ad interventi efficaci. La salute della popolazione dipende da tanti fattori. Tra questi elementi, l’ambiente gioca un ruolo importante e la qualità dell’aria è determinante nell’insorgenza di patologie respiratorie e cardiovascolari. Il blocco totale del traffico, espressamente previsto per Legge secondo il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, doveva scattare dopo gli allarmanti e consecutivi superamenti dei limiti (concentrazione PM10 superiore a 50mg/m3).
Il M5S di Foligno ha presentato una interrogazione all’Amministrazione comunale in una prospettiva di controllo e sollecitazione, per sapere come mai, tra il 20 novembre e il 2 dicembre, nonostante i sette giorni (seguiti poi a distanza di un giorno di tregua da altri cinque) di superamento della soglia prevista di pm10, il comune non sia intervenuto con la chiusura totale del traffico prevista dal Piano Regionale in questi casi.
L’interrogazione chiede poi come mai, nonostante sia da tempo scaduto il termine di 180 giorni dalla data di approvazione del Piano Regionale (pubblicato in data 5 febbraio 2014), termine entro il quale doveva essere approvato da parte del Comune il “Programma di riduzione e riorganizzazione dei flussi di traffico” (recante tra l’altro gli interventi strutturali di Riduzione del traffico in ambito urbano e le “Giornate Programmate di chiusura al Traffico” di cui sopra), nessun atto adottato dal Comune di Foligno.
Oltre all’interrogazione presentata i 5 stelle vogliono ricordare, ancora, alcuni dei sistemi possibili per evitare l’aggravarsi della situazione e cambiare la strategia della mobilità cittadina: l’uso per la mobilità urbana di veicoli elettrici e/o alimentati a GPL o metano; favorire le aziende private che si dotano di certificazioni ambientali (Iso 14000 e Iso 14001); estensione di un servizio di biciclette per turisti e pendolari, e di macchine elettriche a noleggio (car sharing) per i residenti; incentivare e promuovere il “car pooling” (condivisione auto); istituzione dei percorsi pedonali, protetti e vigilati, per i bambini che vanno a scuola a piedi (piedibus); potenziamento delle piste ciclabili; estensione dell’area pedonale urbana.
I 5 stelle chiedono infine al Sindaco e all’ASL una sinergia efficace e un’opera d’informazione sanitaria, oggiinesistente, che faccia comprendere la relazione accertata tra inquinamento e disturbi respiratori: asma, allergie, tosse e bronchite.
“Il medico pietoso lasciò morire il paziente” recita un antico adagio. Si chiede con determinazione all’Amministrazione di non fare come il medico pietoso e di sposare convintamente tutte le azioni necessarie a far si che una città pianeggiante come Foligno sia la patria della bicicletta e che l’uso dell’auto privata venga concepita più come scelta di mobilità esterna e meno come mezzo di spostamento in un reticolo stradale che non può continuare a sostenere ritmi di traffico da suicidio collettivo. Non esiste un’equazione automatica, traffico uguale benessere; la città va riorganizzata per ottimizzare i flussi di traffico e riportare gli inquinanti dannosi al di sotto dei limiti di legge.
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