Foligno, arrestato 32enne per aggressione e minacce gravi
Foligno – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 32 anni, straniero, indagato per i reati di lesioni personali gravi ed aggravate, porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e minacce gravi ed aggravate. Il provvedimento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Spoleto, a seguito delle indagini condotte dal Commissariato di Foligno con il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto.
L’indagato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro la persona e il patrimonio, è accusato di essere l’autore di due violente aggressioni ai danni di un altro cittadino maghrebino. Il primo episodio risale al mese di settembre 2023, quando l’uomo ha minacciato di morte la sua vittima nella centrale Piazza Matteotti di Foligno. Durante il confronto, l’aggressore ha colpito la vittima con un coltello al volto e al fianco, provocandogli lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.
Circa 10 giorni dopo, i due si sono incontrati nuovamente in Piazza del Grano, sempre a Foligno, dove il 32enne ha ripetuto le minacce di morte e ha aggredito la vittima utilizzando una sedia, causando la perdita di due incisivi e diverse contusioni. In questo caso, le lesioni hanno richiesto una prognosi di 45 giorni.
Le indagini sono iniziate subito dopo la prima aggressione e sono state approfondite grazie all’acquisizione di filmati dalle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte dagli agenti. Questi elementi hanno permesso di attribuire la responsabilità di entrambi gli episodi all’indagato.
A seguito delle ulteriori minacce e della gravità dei reati contestati, la Procura della Repubblica di Spoleto ha richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Il GIP del Tribunale di Spoleto ha accolto la richiesta e ha disposto il provvedimento restrittivo. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Foligno hanno rintracciato il 32enne e lo hanno trasferito al carcere di Spoleto, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’indagato è considerato presunto innocente fino all’emissione di una sentenza definitiva.
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