
La Polizia di stato rafforza la propria presenza sul territorio di Foligno
La Polizia di Stato di Perugia, in attuazione del progetto “Borghi Sicuri”, ha rafforzato la propria presenza su tutto il territorio per rispondere attivamente alla domanda di sicurezza pervenuta dai cittadini e dagli esercenti del capoluogo e dei comuni della provincia.
Questa volta, i controlli straordinari del territorio hanno visto impegnato il personale della Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza e del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche nelle aree del centro di Foligno, con un monitoraggio che, successivamente, è stato esteso nelle aree periferiche di Fiamenga e della Paciana.
Con l’incremento degli uomini e dei mezzi impiegati, la Questura intende prevenire e reprimere i fenomeni illeciti più diffusi quali i reati predatori, i furti, lo spaccio di stupefacenti e l’immigrazione clandestina.
I controlli, preceduti da un’analisi del territorio, degli obiettivi da monitorare e delle principali criticità, sono stati coordinati da un funzionario del Commissariato di Foligno che, a seguito del briefing operativo, hanno interessato le principali vie di accesso al centro abitato, la Stazione, ma anche i quartieri residenziali e periferici.
Durante l’attività sono state 72 le persone identificate e 37 i veicoli monitorati nel corso dei 3 posti di controllo effettuati.
Nel corso del monitoraggio è stata contestata anche una sanzione amministrativa per violazione del Codice della Strada.
Nell’ambito del rapporto di dialogo, collaborazione e fiducia che si è instaurato con la popolazione, gli operatori sono intervenuti nei pressi di via Mencaroni dove un cittadino aveva segnalato la presenza di tre persone sospette che si aggiravano tra le abitazioni suonando insistentemente ai campanelli. Il richiedente temendo si trattasse di abili truffatori ha immediatamente chiesto aiuto alla Polizia di Stato. Gli agenti, giunti sul posto, hanno identificato le tre persone apprendendo che erano degli intermediari di una società che erogava servizi di pubblica utilità. Chiarito l’equivoco, gli agenti hanno invitato i dipendenti a mantenere una condotta meno invadente.
L’attività ha consentito anche di effettuare delle verifiche presso gli esercizi commerciali al fine di verificare il rispetto delle norme amministrative che disciplinano la vendita e la somministrazione di cibi e bevande, oltre a quella relativa alle slot machine.
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