Ingresso di monsignor Domenico Sorrentino nella diocesi di Foligno



Ingresso di monsignor Domenico Sorrentino nella diocesi di Foligno

Monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, questo pomeriggio, 28 agosto, ha fatto il suo ingresso ufficiale nella diocesi di Foligno. La celebrazione si è svolta nella chiesa di San Giacomo, alle ore 18, dopo che monsignor Sorrentino è stato accolto in piazza dal saluto delle autorità ed ha incontrato il sindaco, Stefano Zuccarini e la Giunta all’ingresso del Palazzo comunale.

Dal primo pomeriggio il vescovo eletto è stato accolto nella chiesa di Santa Lucia in Capitan Loreto di Spello, ai confini della diocesi, dal delegato ad omnia mons. Giovanni Nizzi, dal cancelliere Fabio Cioccoloni, dal parroco don Diego Casini e dal sindaco di Spello Moreno Landrini.

Poco dopo ha fatto visita, in forma privata, ad un luogo simbolo della carità, Casa “Germoglio Meraviglioso”, in via dei Cappuccini, voluta e gestita sotto l’egida della Caritas regionale dell’Umbria.

Il messaggio di benvenuto del sindaco Zuccarini al vescovo mons. Sorrentino
E’ questo il testo del messaggio del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, in occasione dell’insediamento del nuovo vescovo di Foligno, mons. Domenico Sorrentino:  “Eccellenza Reverendissima, ho appreso con estremo piacere la notizia della Sua nomina a Vescovo della Diocesi di Foligno, da parte del Santo Padre Papa Francesco, unendola così alla Diocesi di Assisi ‘in persona episcopi’. Ho letto con particolare attenzione ed interesse il Suo messaggio: sono assolutamente convinto che la Chiesa di Foligno e quella di Assisi siano legate indissolubilmente dalla ‘figura di Francesco’ che oggi ritrovano così la naturale congiunzione. Fu infatti un giovanissimo Giovanni di Pietro Bernardone, a scegliere la Nostra Città, nel 1205 per intraprendere tangibilmente il Suo percorso di rinuncia ai beni terreni, abbandonando le uniche cose di cui era rimasto in possesso. Proprio all’ombra del Palazzo Comunale e della Cattedrale di San Feliciano, si spogliò dei suoi panni, per metterli in vendita insieme al suo cavallo, e fare ritorno in Assisi a piedi, coperto solamente di un unico saio. I soldi ricavati, vennero impiegati per il restauro della chiesetta rovinata di San Damiano. Oggi, in qualche modo, sembra che la storia abbia a ripetersi: giunge da Assisi, sulle sponde del fiume Topino – citato da Dante proprio in riferimento a San Francesco – un Pastore: e c’è una Chiesa da dover ricostruire, quella del nostro Santo Patrono Feliciano, colpita ancora una volta dalle violente ferite del terremoto. E c’è anche una grande Comunità da ‘ricostruire’ a seguito della crisi sanitaria, economica e sociale.  Anche a me piace pensare che che oggi, San Francesco e Santa Angela – alla quale venne a rendere omaggio, in un’indimenticabile visita a Foligno, il Papa San Giovanni Paolo II – siano finalmente ricongiunti in una grande Chiesa. Viviamo questo passaggio storico, con la certezza di un’immensa opportunità, che raddoppia le nostre speranze: il nome di Foligno abbinato a quello di Assisi – Città Simbolo della Spiritualità nel mondo – non può che riempirci di gioia e speranza.  Io le assicuro, Eccellenza, che sarò al Suo fianco, come persona e come Sindaco di Foligno, al servizio della Nostra gente e del Nostro territorio: il mio impegno, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, è e sarà quello, di collaborare per promuovere il Bene Comune. Sono convinto che con Lei al nostro fianco, questo impegno sarà meno gravoso e più sereno: ben lieto di poterLa finalmente accogliere a braccia aperte”.

 

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