
Colpo in zona Belfiore, fuggiti in auto tre uomini
Un’anziana è stata vittima di una rapina martedì pomeriggio nella zona residenziale di Belfiore, alla periferia di Foligno. L’episodio si è consumato all’interno dell’abitazione della donna, dove si è introdotto un uomo che, dopo essersi appropriato di 200 euro in contanti, ha strappato una collana d’oro dal collo della vittima prima di fuggire.
Secondo quanto ricostruito – come scrive Giovanni Camirri su Il Messaggero – dagli investigatori, l’autore del colpo si sarebbe presentato come il figlio del fisioterapista del marito dell’anziana, dichiarando anche di conoscere il figlio della coppia. Con questa scusa è riuscito a ottenere la fiducia della donna, chiedendo successivamente di poter usare il bagno e avere un bicchiere d’acqua.
Mentre l’anziana era momentaneamente distratta, si sarebbe accorta della sparizione di una somma in contanti, lasciata poco prima dal figlio per alcune spese. La donna ha quindi affrontato l’uomo, chiedendo spiegazioni. A quel punto l’intruso, anziché rispondere, le ha strappato con forza dal collo la catenina d’oro, guadagnandosi la fuga a bordo di un’auto dove lo attendevano due complici. I tre sono scomparsi rapidamente.
L’allarme è stato dato subito dopo, mentre sul caso sono state fornite alle forze dell’ordine informazioni utili sia sulla fisionomia del rapinatore che sul veicolo utilizzato. Proprio la zona scelta dai malviventi potrebbe aver agevolato la fuga, grazie alla vicinanza con le principali arterie stradali, come la vecchia Statale 77 Val di Chienti e la Flaminia.
La vittima, pur scossa dall’accaduto, non avrebbe riportato lesioni fisiche. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili. Le autorità stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi del luogo del reato.
L’episodio si inserisce in un contesto di allarme crescente legato a colpi simili registrati nella zona nelle ultime settimane. A Sant’Eraclio e in via Fiume Trebbia, due persone sono state derubate con la cosiddetta tecnica dell’abbraccio, un metodo in cui il ladro si avvicina con una scusa e sottrae con destrezza oggetti preziosi.
In uno dei casi, una donna ha avvicinato un’anziana dichiarando di essere alla ricerca del proprio cane smarrito. Dopo aver ottenuto attenzione, l’ha abbracciata con apparente sconforto, riuscendo così a sfilare la collanina dal collo della vittima, che si è resa conto del furto solo in un secondo momento.
Un altro tentativo, sempre con la stessa tecnica, ha avuto come obiettivo un uomo. Qui, la donna avrebbe simulato l’intenzione di effettuare un massaggio per poi cercare un contatto fisico che le permettesse di rubare. In questo caso, però, la vittima ha intuito il tentativo e ha bloccato la ladra, che si è data alla fuga a piedi.
Le forze dell’ordine stanno verificando se vi siano connessioni tra i vari episodi, considerata la vicinanza temporale e la somiglianza delle modalità operative. Si ipotizza l’azione di una medesima banda, probabilmente composta da soggetti che si muovono tra comuni limitrofi per compiere i reati e poi allontanarsi rapidamente.
La coincidenza dei fatti e la presenza di descrizioni compatibili non esclude la possibilità che i colpi siano stati messi a segno da una stessa formazione criminale. Tuttavia, al momento, nessuna ipotesi è confermata.
I fascicoli aperti in seguito alla presentazione delle denunce sono ora al vaglio degli inquirenti, che proseguono con l’analisi dei filmati e l’ascolto dei testimoni per cercare riscontri che possano portare all’identificazione dei responsabili. Le verifiche si estendono anche a eventuali segnalazioni analoghe provenienti da altre zone dell’Umbria.
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