
Bevagna, M5s: “Ennesimo esempio del peggior consociativismo”
Avviso sulla concessione di spazi comunali o più voti nella prossima tornata elettorale?
da Maria Grazia Carbonari (Portavoce M5S Consiglio regionale Umbria)
Gli attivisti M5S di Bevagna mi hanno segnalato l’approvazione, da parte dell’attuale Giunta Comunale dimissionaria,con deliberazione n. 127 del 17/12/2015, della pubblicazione di un “avviso” di manifestazione di interesse per la concessione d’uso e gestione unitaria di alcuni spazi di proprietà comunale per l’irrisoria somma forfettaria di mille euro all’anno.
Nello specifico gli spazi oggetto del bando sarebbero:
1) Teatro Comunale F. Torti, botteghino e sala espositiva del Mercato Coperto, di proprietà comunale;
2) Info-point e gli spazi espositivi posti al 3° piano del Palazzo di Città sito in Corso Matteotti n. 72, di proprietà comunale;
3) Mosaico delle terme romane, di proprietà della Soprintendenza archeologica per l’Umbria.
Auspichiamo vivamente che non ne conseguano favori alle associazioni bevanati in occasione della prossima tornata elettorale, come, purtroppo, siamo abituati troppo spesso a vedere.
Nell’avviso si legge infatti che: “Il presente avviso non costituisce invito a partecipare a procedura di affidamento, ma è finalizzato esclusivamente a ricevere manifestazioni di interesse e favorire la partecipazione e la consultazione del maggior numero di operatori economici, in modo non vincolante per l’ente”.
Da ciò si deduce che l’amministrazione è libera di rifiutare i candidati senza incorrere in alcuna sanzione, al contrario di quello che sarebbe successo in forza di un regolare bando di gara secondo il Testo Unico degli Appalti.
Quando ci sono siffatte concessioni nettamente anti-economiche, i costi gestionali effettivi e le inevitabili perdite derivanti vengono caricati completamente sui cittadini ed i guadagni spartiti tra pochi, con il rischio che il personale impiegato venga scelto non per meriti, competenza specifica o privilegiando le fasce più deboli della società, ma in virtù di amicizie e connivenze politico-partitiche.
Chiediamo quindi all’attuale Sindaco e Giunta di annullare l’attuale deliberazione e spostare la discussione del futuro gestionale di tali beni a dopo le prossime elezioni amministrative.
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