L’omaggio del Consiglio comunale a Franco Bosi

L’omaggio del Consiglio comunale a Franco Bosi

Riconosciuto l’impegno culturale e civile del poeta folignate

In apertura dell’ultima seduta pubblica, il Consiglio comunale di Foligno ha reso un tributo sentito a Franco Bosi, figura di rilievo del panorama politico e culturale cittadino. Il riconoscimento, come evidenziato dal sindaco Stefano Zuccarini nella nota diffusa dal Comune di Foligno, ha voluto celebrare non solo il percorso politico di Bosi ma anche il suo profondo contributo alla vita culturale e linguistica della città.

Bosi, “folignate doc”, ha fatto parte per anni della vita istituzionale locale, distinguendosi nel Partito Socialista Italiano e sfiorando, negli anni Novanta, la carica di sindaco e di vicesindaco. Tuttavia, la sua vera vocazione è sempre stata la promozione della cultura e del dialetto folignate, cui ha dedicato studi, pubblicazioni e numerose iniziative.

Poeta e scrittore, vincitore di premi regionali e nazionali, Franco Bosi ha saputo unire alla sensibilità letteraria un costante impegno per la tutela del patrimonio linguistico umbro. Autore di testi teatrali e canzoni in vernacolo, ha saputo raccontare con ironia e autenticità la vita popolare di Foligno. Il suo nome resta legato alla nascita dell’Accademia “Lu Tribbiu”, della quale è stato tra i fondatori, e alla realizzazione del “Vocabolario del Dialetto Folignate”, opera di riferimento per chi desidera preservare l’identità linguistica della città.

Durante la cerimonia, il Consiglio comunale ha voluto ribadire con un gesto simbolico la riconoscenza della comunità per l’uomo e l’intellettuale, ricordandone la passione civile e la visione culturale. “Abbiamo voluto far sentire – ha spiegato Zuccarini – tutto l’affetto e la stima che Foligno nutre per uno dei suoi figli più appassionati e veri”.

La fonte ufficiale del comunicato è Comune di Foligno – Ufficio del Sindaco, che ha annunciato la volontà di proseguire, anche attraverso nuove iniziative pubbliche, nella valorizzazione del patrimonio lasciato da Bosi.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*