
Aggressioni tra Trevi e Foligno, indagano le forze dell’ordine
Auto bersagliate da lanci di pietre nelle piazzole lungo la strada statale Flaminia, tra i centri di Trevi e Foligno. Diversi episodi si sono verificati negli ultimi giorni, con almeno due denunce già depositate presso le autorità competenti. Le aggressioni sono avvenute – come scrive oggi La Nazione – in modo simile, lasciando presagire l’azione di un gruppo organizzato di giovani.
Uno dei casi è stato raccontato da un imprenditore residente a Perugia, il quale ha riferito di essere stato aggredito domenica sera. L’uomo si era fermato in una piazzola per rispondere a una telefonata, quando è stato avvicinato da due veicoli con a bordo alcuni ragazzi, tra cui anche una giovane donna. Dopo essersi allontanati brevemente, gli stessi veicoli sarebbero riapparsi da un sottopasso, e i giovani avrebbero iniziato a scagliare pietre contro l’auto dell’uomo, gridando frasi offensive a sfondo razziale e omofobo. Il parabrezza del veicolo è stato danneggiato, ma il conducente è riuscito a prendere le targhe delle vetture coinvolte, e ha sporto denuncia.
Nel corso della stessa serata, un’altra aggressione si è verificata con modalità simili. Vittima una donna che si trovava ferma nella medesima area. Anche in questo caso, l’auto è stata colpita da grossi sassi lanciati da sconosciuti, e il parabrezza è andato in frantumi. Non risultano al momento feriti, ma i danni materiali sono rilevanti.
Ulteriori episodi analoghi sono stati segnalati lungo lo stesso tratto della Flaminia, specialmente nella zona che conduce a Perugia passando per Foligno. In tutte le circostanze documentate, i responsabili sarebbero adolescenti o giovani adulti, che si muoverebbero in piccoli gruppi a bordo di automobili.
Le autorità stanno vagliando la possibilità che si tratti di atti vandalici isolati, ma la ripetitività delle modalità, la localizzazione e la composizione dei gruppi suggeriscono l’esistenza di una dinamica ricorrente. Le indagini mirano a identificare i soggetti coinvolti e a chiarire se vi siano moventi discriminatori, in particolare alla luce degli insulti a sfondo razzista e omofobo denunciati da almeno una delle vittime.
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