
I carabinieri analizzano le immagini di videosorveglianza
Proseguono le indagini sull’incendio doloso che ha colpito l’Isko Narghilè Shisha Bar in via Fazi nella notte tra mercoledì e giovedì. I carabinieri stanno analizzando i filmati di circa dieci telecamere, sia pubbliche che private, per individuare l’autore del gesto. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Spoleto.
In un primo momento si era ipotizzato un corto circuito, ma la dinamica accertata ha portato gli investigatori a classificare l’episodio come doloso. Secondo gli accertamenti, l’incendio è stato appiccato dopo che la porta d’ingresso del locale è stata forzata. Il responsabile avrebbe cosparso di liquido infiammabile i divani prima di dare fuoco al locale e allontanarsi rapidamente. Lo riporta oggi il Messaggero Umbria.
Le immagini di videosorveglianza potrebbero risultare determinanti per individuare il piromane. Le telecamere comunali e quelle installate da privati nella zona di Porta Romana potrebbero aver ripreso il responsabile durante la fuga, sia a piedi sia a bordo di un veicolo. Nel caso di un mezzo di trasporto, l’analisi delle immagini potrebbe almeno rivelarne il modello e gli spostamenti.
Gli investigatori – scrive il quotidiano – stanno valutando diverse ipotesi sul movente, tra cui un possibile atto di ritorsione da parte di un cliente scontento o di qualcuno contrario all’attività commerciale. Al momento, però, non emergono precedenti conflitti tra il gestore del locale e terzi.
L’attività è stata gravemente danneggiata dall’incendio e i locali restano sotto sequestro, determinandone la chiusura temporanea. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sul caso, mentre le indagini proseguono per identificare il responsabile e chiarire le cause dell’episodio.
Commenta per primo